Recitativo
LA CONTESSA
Quante buffonerie!
SUSANNA
Ma se ne sono
io medesma gelosa; ehi, serpentello,
volete tralasciar d'esser sì bello!
LA CONTESSA
Finiam le ragazzate: or quelle maniche
oltre il gomito gli alza,
onde più agiatamente
l'abito gli si adatti.
SUSANNA
(eseguisce)
Ecco.
LA CONTESSA
Più indietro.
Così.
(scoprendo un nastro, onde ha fasciato il braccio)
Che nastro è quello?
SUSANNA
È quel ch'esso involommi.
LA CONTESSA
E questo sangue?
CHERUBINO
Quel sangue ... io non so come ...
poco pria sdrucciolando ...
in un sa**o... la pelle io mi graffiai...
e la piaga col nastro io mi fasciai.
SUSANNA
Mostrate! Non è mal. Cospetto! Ha il braccio
più candido del mio! Qualche ragazza...
LA CONTESSA
E segui a far la pazza?
Va nel mio gabinettto, e prendi un poco
d'inglese taffetà: ch'è sullo scrigno:
(Susanna parte in fretta)
In quanto al nastro... inver... per il colore
mi spiacea di privarmene.
SUSANNA
(entra e le dà il taffetà e le forbici)
Tenete,
e da legargli il braccio?
LA CONTESSA
Un altro nastro
prendi insieme col mio vestito.
CHERUBINO
Ah, più presto m'avria quello guarito!
(Susanna parte per la porta ch'è in fondo
e porta seco il mantello di Cherubino.)
LA CONTESSA
Perché? Questo è migliore!
CHERUBINO
Allor che un nastro...
legò la chioma... ovver toccò la pelle...
d'oggetto...
LA CONTESSA
...forastiero,
è buon per le ferite! Non è vero?
Guardate qualità ch'io non sapea!
CHERUBINO
Madama scherza; ed io frattanto parto..
LA CONTESSA
Poverin! Che sventura!
CHERUBINO
Oh, me infelice!
LA CONTESSA
Or piange...
CHERUBINO
Oh ciel! Perché morir non lice!
Forse vicino all'ultimo momento...
questa bocca oseria!
LA CONTESSA
Siate saggio; cos'è questa follia?
(si sente picchiare alla porta.)
Chi picchia alla mia porta?
IL CONTE
(fuori della porta)
Perché è chiusa?
LA CONTESSA
Il mio sposo, oh Dei! Son morta!
Voi qui senza mantello!
In quello stato! Un ricevuto foglio...
la sua gran gelosia!
IL CONTE
Cosa indugiate?
LA CONTESSA
Son sola... anzi son sola...
IL CONTE
E a chi parlate?
LA CONTESSA
A voi... certo... a voi stesso...
CHERUBINO
Dopo quel ch'è successo, il suo furore...
non trovo altro consiglio!
(entra nel gabinetto e chiude)
LA CONTESSA
(prende la chiave)
Ah, mi difenda il cielo in tal periglio!
(corre ad aprire al Conte)
SCENA III
La Contessa ed il Conte da cacciatore
IL CONTE
Che novità! Non fu mai vostra usanza
di rinchiudervi in stanza!
LA CONTESSA
È ver; ma io...
io stava qui mettendo...
IL CONTE
Via, mettendo...
LA CONTESSA
... certe robe...era meco la Susanna ...
che in sua camera è andata.
IL CONTE
Ad ogni modo
voi non siete tranquilla.
Guardate questo foglio!
LA CONTESSA
(Numi! È il foglio
che Figaro gli scrisse...)
(Cherubino fa cadere un tavolino, ed una sedia in gabinetto,
con molto strepito.)
IL CONTE
Cos'è codesto strepito?
In gabinetto
qualche cosa è caduta.
LA CONTESSA
Io non intesi niente.
IL CONTE
Convien che abbiate i gran pensieri in mente.
LA CONTESSA
Di che?
IL CONTE
Là v'è qualchuno.
LA CONTESSA
Chi volete che sia?
IL CONTE
Io chiedo a voi.
Io vengo in questo punto
LA CONTESSA
Ah sì, Susanna ... appunto...
IL CONTE
Che pa**ò mi diceste alla sua stanza!
LA CONTESSA
Alla sua stanza, o qui - non vidi bene...
IL CONTE
Susanna! - E donde viene
che siete sì turbata?
LA CONTESSA
Per la mia cameriera?
IL CONTE
Io non so nulla;
ma turbata senz'altro.
LA CONTESSA
Ah, questa serva
più che non turba me turba voi stesso.
IL CONTE
È vero, è vero, e lo vedrete adesso.
(La Susanna entra per la porta ond'è uscita,
e si ferma vedendo il Conte, che dalla porta del gabinetto sta favellando.)