Ero io,
Nel solco ancora scorrerà
sete che divora i sorsi.
Ero io,
La vite nuda crescerà
fino a ricoprirti i fianchi.
Anche tu sei la pietra,
fuoco dei campi e dei frantoi.
È rinata la morte
e nella mano che semina
cade il sole cieco come la terra.
Ero io,
Il giorno tesse e si farà
fino a ricucirsi gli occhi.
Ora tu sei la fame,
grida di letti e mattatoi.
Qui finisce la morte
dove al fondo che macera
sgorga il sole buio come la terra.
Calano le reti e alti vanno i gabbiani sul porto
Gonfiano le reti e alti vanno i gabbiani sul
Tirano le reti e alti vanno i gabbiani sul porto