Ero io, Nel solco ancora scorrerà sete che divora i sorsi. Ero io, La vite nuda crescerà fino a ricoprirti i fianchi. Anche tu sei la pietra, fuoco dei campi e dei frantoi. È rinata la morte e nella mano che semina cade il sole cieco come la terra. Ero io, Il giorno tesse e si farà fino a ricucirsi gli occhi. Ora tu sei la fame, grida di letti e mattatoi. Qui finisce la morte dove al fondo che macera sgorga il sole buio come la terra. Calano le reti e alti vanno i gabbiani sul porto Gonfiano le reti e alti vanno i gabbiani sul Tirano le reti e alti vanno i gabbiani sul porto