E Marilyn ti guarda in bianco e nero
scegliendo di esser bella
perché si pensi sempre,
allora un mito pesa veramente
come pesano i seni
che a lei hanno portato
rubandoli al tuo cervello
forse troppi problemi.
Ma Marilyn ti aspetta
cercando il tuo bisogno di evasione
e la tua fretta.
E Marilyn che riesce a entusiasmare
in qualche vecchio film
anche le nuove leve.
Che unisce con il gusto dell'antico
due miti giovanili,
tuo padre che con una
cosa vecchia già ritrova
l'alienazione nuova.
E Marilyn ti aspetta
cercando di tenerti dentro a un film
ma senza farti fretta.
E dentro a un film ci siamo
e quello stampo hollywoodiano
ci insegue rincorrendoci in famiglia,
ci insegue sopra macchine,
cambiali e Kawasaki
e quando andiamo a letto con tua figlia.
E Marilyn si vende in bianco e nero
eppure il suo sorriso
è senz'altro più sincero,
senz'altro più simpatico il suo viso
del resto e del mercato.
Far sì che quella merce
sia a noi la più vicina
e ci sembri genuina.
Ma Marilyn ti bacia
e ci stupisce sempre la sua audacia.
E dentro lo spettacolo
di questa società
di dive noi ne abbiamo costruite
ma se vogliamo in fondo
an*lizzare poi
non le abbiamo inventate mica noi.
Diciamo che da bravi
e attenti spettatori
un bel biglietto noi l'abbiam pagato
ed al feticcio della merce
il corpo umano poi
abbiamo senza dubbio consacrato.
Ma Marilyn si è uccisa per davvero
per ricordare a tutti,
non solo in bianco e nero,
che vendersi non è poi naturale,
che i miti finiranno tutti male,
che la bellezza, un viso
un riso, un seno
non servono nemmeno.