E Marilyn ti guarda in bianco e nero scegliendo di esser bella perché si pensi sempre, allora un mito pesa veramente come pesano i seni che a lei hanno portato rubandoli al tuo cervello forse troppi problemi. Ma Marilyn ti aspetta cercando il tuo bisogno di evasione e la tua fretta. E Marilyn che riesce a entusiasmare in qualche vecchio film anche le nuove leve. Che unisce con il gusto dell'antico due miti giovanili, tuo padre che con una cosa vecchia già ritrova l'alienazione nuova. E Marilyn ti aspetta cercando di tenerti dentro a un film ma senza farti fretta. E dentro a un film ci siamo e quello stampo hollywoodiano ci insegue rincorrendoci in famiglia, ci insegue sopra macchine, cambiali e Kawasaki e quando andiamo a letto con tua figlia. E Marilyn si vende in bianco e nero eppure il suo sorriso è senz'altro più sincero, senz'altro più simpatico il suo viso del resto e del mercato. Far sì che quella merce sia a noi la più vicina e ci sembri genuina. Ma Marilyn ti bacia e ci stupisce sempre la sua audacia. E dentro lo spettacolo di questa società di dive noi ne abbiamo costruite ma se vogliamo in fondo an*lizzare poi non le abbiamo inventate mica noi. Diciamo che da bravi e attenti spettatori un bel biglietto noi l'abbiam pagato ed al feticcio della merce il corpo umano poi abbiamo senza dubbio consacrato. Ma Marilyn si è uccisa per davvero per ricordare a tutti, non solo in bianco e nero, che vendersi non è poi naturale, che i miti finiranno tutti male, che la bellezza, un viso un riso, un seno non servono nemmeno.