Turi - Non Scordare lyrics

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Turi - Non Scordare lyrics

Rit. (x2): Non scordare, l'origin e ha un valore, Non dimenticare quel calore, diffondi quel folklore. Non scordare, abbiam gli stessi geni, costumi e tradizioni Io so da dove vieni. Forse tu non sai, ma tuo nonno combatteva la fame, Lavorava giorno e notte per portare a casa il pane, Tuo padre era un bambino il volto, sporco di terra Negli occhi l'innocenza era appena il dopoguerra. Una chitarra che suonava, La radio sempre accessa una luce soffusa la casa illuminava, Profondo sud, anni e anni or sono, In campagna a lavorare in chiesa a chiedere perdono, Per le strade polvere, poco asfalto Dio guardava dall'alto la povertà messa in risalto. Famiglie numerose, fiere rumorose, Galere sempre piene per forza di cose, Cartoline in bianco e nero sopra al comodino, Sognando mille lire al mese per cambiare 'sto destino, Io non c'ero ma sti fatti sono pezzi del mio cuore Io proteggo e diffondo 'sto calore. Rit. (x2) Processioni: madonne ricoperte d'oro ma**iccio Illuminazioni colorate sul traliccio, Giovanotti in doppio petto e moca**ino, Vicende di un piccolo paesino, Faccende che ho vissuto da bambino. E adesso pure a me suonano strane Ricordo odore di vino e noccioline americane, Un cane che abbaia fa eco giù nei vicoli, Una ma**aia col rosario spera nei miracoli. Giù nell'osteria c'è chi grida e si urla, Tutti vogliono pagare o offrire un giro a birra. Si parla dell'annata e il raccolto delle olive, Sconvolti dall'ondata delle pioggie cattive e nocive, Anche perchè è l'unica risorsa, Due lire nella borsa ma la vita va di corsa. Realtà dispersa, ma non posso scordare, Diffondo 'sto calore, è un pezzo del mio cuore. Rit. Panorami che rimangono, montagne che non mutano, Generazioni nuove ma quegli occhi mai non cambiano, Inverni eterni, pa**ati nel viale a giocare Pargoletti cresciuti sfamati a olio, pane e sale. Non scordare quel rosso sulle guance Il carbone che brucia e un forte arome d'arance. Province su province, pastori col fucile a tracollo Falegnami, calzolai martello e scalpello Un gentiluomo col cappello bivacca nella piazza, Ossequi saluti, ma se sgarri t'ammazza; Troppa fierezza, il rispetto qui è legge, È la norma che vige e attecchisce sul gregge, Regole egrege, riti secolari. Sapori del sud che attraversano mari, Ricordi le valigie di cartone, quei treni pieni, Ecco non scordare, ricorda tu da lì vieni. Funky Cabaret: non volgiono scordare, Devon & Giga: non vogliono scordare, Luca Giurleo e Firu: non vogliono scordare, Riskin' Worldwide: non vuole scordare, Lugi e Dj Marcio: non vogliono scordare, Angelino e Fightin' Soul: non vuole scordare, I Manetti Bros: non vogliono scordare Next One Cannavò: non vuole scordare, Gate Keys e Gate Keepaz: non vogliono scordare, Gruff, Josta e Pinzu (SM e THC, Torino): non vogliono scordare, Gopher D e il Salento: non vogliono scordare, Fritz Da Cat: non vuole scordare, La famiglia Cellamaro: non vogliono scordare, Enzo "Aken": non vuole scordare, Il mio amico Joseph Pinzu: non vule scordare, Chiunque abbia scordato: non vuole scordare! Rit. (x4)