Taketo Gohara - Lamezia Milano lyrics

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Taketo Gohara - Lamezia Milano lyrics

Lamezia Milano andata e ritorno mi sveglio la mattina e nemmeno mi ricordo dov'ero fino a ieri cosa ho mangiato a cena perché mi prude il culo e mi fa male la schiena. Lamezia Milano valigia e biglietto lo spazio in aereo sembra sempre più stretto. C'è gente che ride per l'applauso al pilota io vedo solamente attaccamento alla vita, alla vita. Con il terrore di una guerra Santa e l'Occidente chiuso in una banca. Io me ne vado in settimana bianca, bianca. Con la metropoli che ancora incanta e la provincia ferma agli anni ottanta. L'Italia sventola la bandiera bianca e canta, e canta. Lamezia Milano andata e ritorno la vita di coppia non è come un video p**no. La signorina Google mi dice dove andare entrando in via Matesa sulla voce di mia madre. Lamezia Milano è un viaggio pazzesco, da nonno Michele a mio nipote Francesco. C'è un lupo della Sila fra i piccioni del Duomo. C'è un vecchio ragazzino nel corpo di un uomo, di un uomo. Con il terrore di una guerra Santa e l'Occidente chiuso in una banca. Io me ne vado in settimana bianca, bianca. Con la metropoli che ancora incanta e la provincia ferma agli anni ottanta. L'Italia sventola la bandiera bianca e canta, e canta. Non riesco più a vedere. La differenza se c'è tra la vita reale e la vita al cellulare. Con il terrore di una guerra Santa e l'Occidente chiuso in una banca. Io me ne vado in settimana bianca, bianca. Con la metropoli che ancora incanta e la provincia ferma agli anni ottanta. L'Italia sventola la bandiera bianca e canta, e canta.