Svegliatevi poeti Spegnete la tivvù Vi hanno abbastanza offesi nessuno qui vi crede più Se tutta quella splendida sincerità, sfuma... e se poi l'ironia con la volgarità, non fa rima Voi non tacete non vi ra**egnate Non v'inchinate mai non vi vendete Se resterete vivi, solo non sarò: io no! Il tempo si è concesso All'ultimo fast-food in nome del progresso Coca-cola, un dio sei tu Eccovi qui Anche voi in orario Eccovi qui Mezze verità Eccovi qui Scoloriti e stanchi Assenti più che mai Voi prìncipi voi eroi voi santi! Sei già vita pianificata Omologata e sterile perciò Trasgenica mania clonare una poesia Per non doverla scrivere mai più! E tu Respiri a stento Quel sentimento lo hai respinto ormai Per essere il bancario che ora sei Perché poi cancellasti quel tramonto La voglia di un bicchiere in compagnia Perché sei sempre il solito scontento: perché! Io giurerei che c'eri Forse mi sbaglierò L'odore dei poeti non credo che lo scorderò Eccoti qui Scalzo e spettinato Modi da re Grande umanità Eccoti qui Che schiaffeggi il mondo Perché sei ancora tu Soltanto e solo tu: il verbo! Sei già Perfezione a**oluta perché poni l'accento dove vuoi Nell'universo sei Spettatore attento tu Perché il pensiero non si perda più... Così Quando incontri i poeti Confidagli le pene e i mali tuoi Tu puoi affidargli l'anima lo sai Per tramandare ai figli dei tuoi figli L'essenza della tua esistenza e poi Perché un altro poeta si risvegli: e ti svegli