Rapcore - Vittima di stato lyrics

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Rapcore - Vittima di stato lyrics

[Intro dal film "I cento pa**i"] Ma tu non lo capisci che se parli così quelli ti ammazzano? E se quelli m'ammazzano tu che cosa fai? [Verso 1 Deal Pacino] Già molto tempo fa a Cinisi in Sicilia Nasco senza brindisi ne stappi di bottiglia Fu li che capì che il nemico era in famiglia Ho deciso che avrei inciso delle note di guerriglia Ed inizia la mia inutile ricerca di giustizia Tutti quanti sanno ma il tiranno il popolo lo vizia Non diranno niente, temono la sua milizia Io figlio di un mafioso doc e della sua sporcizia Dovetti decidere non ero come loro Uccidere innocenti no non era il mio lavoro Trovo dei guadagni, raduno i miei compagni Metto su una radio e poi che Dio mi accompagni Deludo anche mio padre ma la dignità non cade Pronuncio quel nome e c'è timore per le strade Mi sento un prigioniero visto come uno straniero Per molti un fallito ma per altri un condottiero! [DAL FILM "I CENTO PASSI"] Io non capisco ma perché non finisci gli studi? Tu lo vuoi lasciare questo cesso di paese? Ti aiuto io, però tu mi devi promettere Che ti levi tutte queste minchiate in testa sulla mafia Certo, quando si parla di mafia tutti sull'attenti! Tu e gli amicii tuoi vi credete i padreterni di Cinisi Baciamo le mani don Tano! [Verso 2] Pulisco un po' di infetto ma il male è alla radice Io adesso rappresento chi ha le palle e ve lo dice La mia terra è bella ma il paesaggio si rattrista Se sei un antifascista socialista di sinistra è una lotta continua dalla sera alla mattina Comizi, occupazioni e mi guadagno la mia stima Ho la mafia che mi caccia, non sopporta la mia satira Giro a testa alta e con la pistola scarica Ogni infamia, ogni calla voglio comunicarla La mia è una voce scomoda vogliono azzittarla In radio ascoltate è un cronista che vi parla Di casi irrisolti, troppi torti e morti a galla Sale la tensione la situazione è drastica Ma non mi ra**egno sotto il segno della svastica Capisco che mi aspetta ma non mi spaventa Non tremo e non temo anche la fine più cruenta! [DAL FILM "I CENTO PASSI"] Ora smontate tutto! Noi non togliamo niente! Ora togliete tutto, togliete tutti questi cartelli e ve ne tornate subito a casa! La nostra costituzione sancisce la libertà di parola! Ma quale libertà di parola! [Verso 3] Onda pazza in radio pa**a il mio programma Causa pochi sorrisi numerose crisi e dramma Mia madre non si calma, prega, le lacrime le spreca So bene dove vado mai andato alla cieca Credo nella mia democrazia proletaria Scrivo contro il marcio e il corrotto dell'Italia Per questo che il mio corpo nemmeno tocca il suolo Ma salta in aria morto avvolto nel tritolo Oggi nove Maggio finisce il mio coraggio Ostaggio della realtà che porto nel linguaggio Questo è un giorno triste che rovina e sporca la fedina Di uno stato che ammutina chi non gli si inchina! Deal Pacino ve l'ha solo raccontato Di un altra vittima di stato!