Riposano i guerrieri, fianco ai cavalli sdraiati nella notte la notte d'ossidiana l'alba del bronzo Il ferro, il fuoco, che fa la civiltà riposano i guerrieri fianco ai cavalli coi carri riposano nell'eternità avevamo creduto fosse gloria vittoria quell'impasto di sangue quegli sparsi brandelli di carne che non sapeva e non sa avevamo creduto fosse gloria, vittoria la storia, senza senso e sublime obbligata, di necessità sciocca, sporca, solenne forzata dalla umana volontà avevamo creduto, non crediamo più, ma siamo nati, rinati ad affrontare quello che è a preparare quello che sarà sono il principio e la fine sono, nei viventi, la coscienza sono l'amore in chi è una discendenza sono la morte, chi nasce sono parola e memoria sono misericordia e danzo roteando danzo silenzio nelle cose segrete clamore nelle adunate sono il firmamento la terra roteante sono e non sono niente?