Languore Sono l'Impero alla fine della decadenza, che guarda pa**are i grandi Barbari bianchi componendo acrostici indolenti dove danza il languore del sole in uno stile d'oro. Soletta l'anima soffre di noia densa al cuore. Laggiù, si dice, infuriano lunghe battaglie cruente. O non potervi, debole e così lento ai propositi, o non volervi far fiorire un po' quest'esistenza! O non potervi, o non volervi un po' morire! Ah! Tutto è bevuto! Non ridi più, Batillo? Tutto è bevuto, tutto è mangiato! Niente più da dire! Solo, un poema un po' fauto che si getta alle fiamme, solo, uno schiavo un po' frivolo che vi dimentica, solo, un tedio d'un non so che attaccato all'anima! (da Cose lontane, cose recenti; trad. L. Frezza)