PAGINA DI ESERCITAZIONE DEL CORSO SU "FORME E PRATICHE DELL'INNOVAZIONE DIDATTICA". ---------- Il ruolo del docente nell'uso didattico delle nuove tecnologie nella scuola. Fin dai primi anni di vita i bambini interagiscono con i vari tipi di giochi elettronici; spinti dalla curiosità ne esplorano in modo ludico le diverse potenzialità e familiarizzano intuitivamente con le prestazioni molto articolate di queste risorse. Spetta alla scuola far maturare un valore aggiunto – culturale, formativo e orientativo – connesso a queste tecnologie, senza disconoscere quanto il bambino porta già con sé. Le TIC permettono una partecipazione attiva dei ragazzi ai processi di costruzione e di transazione delle conoscenze e questo porta ad un nuovo rapporto docente-discente. L'insegnante ha come compito quello di creare negli studenti familiarità e pratica con le nuove tecnologie, intese come strumenti che servono a creare una nuova forma di sapere e una nuova organizzazione delle conoscenze. Non si tratta tanto di insegnare l'uso tecnico di specifici programmi quanto di far acquisire agli alunni una forma mentis tecnologica, orientata alla comprensione di funzioni generali e alla capacità di saper selezionare e inquadrare le tecnologie nei particolari contesti d'uso. In quest'ottica si accompagneranno gli alunni a comprendere: - come selezionare in modo accurato materiale e informazioni reperite da varie risorse - come sviluppare e presentare le proprie idee, monitorando e migliorando la qualità del proprio lavoro - come scambiare e condividere informazioni - come rivedere, modificare e valutare il proprio lavoro riflettendo criticamente sulla sua qualità anche mentre lo si sta realizzando. Non bisognerà, poi, sottovalutare la valenza didattica che possono avere i programmi di simulazione, intesi come una rappresentazione semplificata di realtà complesse. L'utilizzo di questi applicativi rende possibile valutare risultati e cambiamenti provocati dalle azioni compiute. I vantaggi della simulazione sono dati proprio dal fatto che essa rappresenta un modello più o meno semplificato della realtà. La possibilità di riprodurre un sistema o uno scenario cambiando i valori e il numero delle variabili consente di cogliere gli elementi essenziali e le loro relazioni. Particolarmente delicato e cruciale è il ruolo dell'insegnante nel valorizzare i pa**aggi dalla descrizione e rappresentazione della realtà alla simulazione ed interpretazione di fenomeni anche non reali facendo ricorso a modelli diversi. In conclusione si può affermare che al termine della scuola secondaria di primo grado gli alunni devono essere in grado di scegliere quando e come usare le TIC nelle diverse situazioni al fine di: - ottenere i ma**imi benefici nell'accedere all'informazione - esprimere le proprie idee - operare in maniera collaborativa - risolvere problemi.