Nicola Caso - Il Resto lyrics

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Nicola Caso - Il Resto lyrics

[Verse 1] Finito un disco non mi fermo Prendo fiato e imbratto un altro foglio Ma non mi aspetto tanto Tanto ho più di quel che voglio Senza bisogno di leccare il culo a questa scena Marchiato a fuoco, c'ho i segni dietro la schiena Io non incarno e sfrutto il preconcetto del terrore Il Pulcinella non lo faccio alla televisione Perché i problemi ce li abbiamo in tutta la nazione Puntiamo il dito e non facciamo introspezione L'a**oluzione è un sedativo dato alla coscienza La soluzione non la sai, puoi farne senza Sono uno spacciatore di concetti, allargo il giro Non ho bisogno di pistole, mi basta una biro Quando mi sento a pezzi faccio pezzi con la pala Lavoro come una formica, faccio la cicala Se vuoi ti canto pure Tu Vuo' Fa' L'Americano Se vuoi ti parlo bene pure in italiano Quando la testa non funziona metto in moto il resto Non resto immobile, modifico il contesto Trovo conforto nella musica che scrivo E stai tranquillo che non voglio fare il divo Ma neanche quello che si impegna nel sociale Sai quanto me ne frega quando c'ho l'ansia che sale In ciò che faccio metto l'anima e tutto il mio inferno Ci metto pure la faccia così vivo in eterno E se mi metto ad urlare non serve a niente Solo a fare casino, a rompere il cazzo alla gente Inutilmente, che poi tanto non ti sente E se ti impegni, forse, al ma**imo, si offende Aspetta un attimo che sto cercando il senso E non mi basta una pisciata se ci penso Mi sono perso perché forse ho perso il grande amore Ma non è tempo perso se lo fai per ore Destinazione ancora ignota, ma qui tutto ok Goditi il viaggio oppure resta dove sei, sei Io non mi fermo per convincere nessuno Sono affamato di vita, stavo digiuno Ma chi vi ha mai saputo quanto dovete avere Andate a fare in culo, fate le persone serie Io credo ancora nella sana competizione Restando fuori da una falsa aggregazione Ostentazione di eguaglianza dei diritti Manifestate mentre noi dobbiamo stare zitti A quale prezzo militate da vent'anni? Conti salati al ristorante, una lista di danni Contrabbandieri di che cosa, fatemi il favore Io caccio roba buona, si sente dall'odore Mentre fai il tipo tutto fatto con le braccia stanche Io rullo bombe di sangue in pagine bianche Non voglio fare il santone, nemmeno farmi La mia non è una vocazione, è una chiamata alle armi Un flusso di coscienza che non è tutto giusto Ma almeno fatto con un briciolo di gusto Sta per uscire il disco, te lo devi comprare Però tranquillo, che agli amici glielo puoi copiare Non rappresento che me stesso e manco mi presento Perché, in fondo, quando parlo, un poco sempre mento Emarginato dalle cricche degli pseudo-artisti Odiato da tutti i falliti e arrivisti Perché faccio sul serio, mica apparo una paranza Evito il peggio chiudendomi in una stanza Se non conosci il nome chiamami leggenda Il mio vangelo è scritto a mano su una agenda Non vado in visibilio per la visibilità Non vado per locali per pubblicità Io preferisco la nobile compagnia Le trasfusioni di emozioni, casa mia La sensazione quando intorno tutto tace Quando ringrazio anche per oggi e sono in pace [Outro] Ma tu ci credi che io faccio tutto questo Per dare un senso a tutto il resto? Per non morire presto, vedere come va Vedere come va, vedere come va