[Introduzione: Mecna] Titoli di coda sopra il fade to black Troveremo spazio entrambi Mimica facciale sopra il boom bap Anche quando sembra tardi, puoi Restare a guardare qui noi Abbiamo finito, con Il buio che cala. La sala si svuota ma c'è chi rimane un po' Ancora un po', ancora un po', ancora un po', ancora un po' [Strofa 1: Mecna] Siamo due gocce d'acqua dentro il maremoto Siamo due rocce e basta Il largo lo raggiungeremo a nuoto In tasca, solo ipod e cerchi d'oro Con cui comprare birra e fatti loro Estratti diamanti e logo Siamo amici per la pelle ci strappiamo pelle e trono Riusciamo a divertirci senza ruolo, io Suono ancora e suono forte ma ridimensiono Ogni goccia con cui coloro il cielo che trovo Tutto finisce con un "ciao" o con un vaffanculo Con una porta in faccia o un portone chiuso e lascia Che io percorra la mia strada come una marcia Senza una traccia e il viso da sconosciuto Non cerco mica aiuto Ci separiamo come lembi di tessuto in fase di taglio Scucio ciò che ci tiene accanto, slego il guinzaglio E brucio il mio traguardo e ti ho battuto [Ritornello: Mecna] Noi lasceremo tutto a casa Ci perderemo per la strada E troveremo il modo per spaccare E avere il mondo ai piedi E lascerò che il tempo vada E lascerò che tutto cada E cercheremo il modo per scappare E non trovare più il tempo per noi [Strofa 2: Nasty] Nato solo vivo solo morirò solo come t'immagini Misture di dialoghi ancora fragili nel viso Scambio la sconfitta per la figa le strappo via un sorriso Indeciso sul da farsi, aspetto il sole alzarsi Catarsi nega, si spiega questa mia idiozia Che mi lega a comportarmi senza darmi un deca In tasca ho la via d'uscita per il livello nove Occhi sparati fuori e mi ripeto di guardare altrove Libertà scelta Costa il doppio di quella costretta Ma rispetta al meglio il mio umore appena sveglio Ed è disdetta che separi, ai ripari da ogni dubbio Incertezza, voglio vederla da vicino questa guerra Mischiarmi tra il sangue e la merda Fuoriuscirne in testa Come in stazione quando vedi brillare il nome Muore, ogni cavillo scrauso Falso applauso Non v'ho creduto E nulla è mai dato al caso [Ritornello: Mecna] [Strofa 3: Lustro] In principio era il verbo ora sono solo chiacchiere Curi l'immagine ma ne finisci martire Duro un margine temporale, stai già al finale Se tra un dilemma morale o una critica sociale Il rapporto diretto Come il letto di un fiume è l'argine Rima di frattura O metafisi di cartilagine Minima l'a**enza come una scheggia evidente Ma se ci batti la lingua si sente una voragine La vita è tempo in divenire, "panta rei" Scorre rapida e poi lenta, frame by frame O come ho guardato quegli occhi Quando erano ancora i miei Con l'addio in quel "ciao" Con un mai più ne vorrei Ovunque è l' "obey" Lontano da casa e dagli affetti Ne costruiamo di nuovi Ma sembrano imperfetti Sempre amici, birra, musica E i soliti sospetti Le nostre vite Le progettiamo da architetti [Ritornello: Mecna]