Murubutu - La bella creola lyrics

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Murubutu - La bella creola lyrics

[Verse 1] E la intravide in un giorno nato col cielo Ebbro di viola nel baccano del mercato del pueblo di Santa Rosa Soppesava con la mano lei riso nero e manioca Lui vendeva lana al peso della piana della Patagonia Da quale terra venisse la bella creola (Eh) Nessuno avrebbe detto mai Vestiva di trina fine, una ricca vestina tremula E con colori di oleandro, dell'orchidea e del mais Lui che era figlio di un altra cifra si è vero, di un altro clima Spazzato senza sosta da una forza fitta ed a**idua E di quel vento portava fiero lo stesso nome Pampero Che correva sul sentiero della pampa argentina Cresciuto senza alfabeto fra il terreno e una nube Era figlio del Rio Negro e di una bella india Mapuche Era cresciuto a pane e vento, amante intenso, a parte il tempo Una creatura forte e mite e felice senza saperlo Ma in lei lui vide la grazia di un mondo colto e profondo Per come piegava il collo spiegando il senso del cosmo Lei forse vide il suo cuore duro, puro e ricolmo Voleva farne un uomo nuovo, un uomo colto del nuovo mondo E fu l'incontro distratto nato per strade in un tratto Il contatto fra natura e cultura nel lampo di un attimo Quando lui le porse il braccio e lei lo prese di scatto Fu l'impatto fra il vento freddo, il ghiaccio, il caldo e il vapore acqueo [Rit.] "Tu non sai cos'è, se stai con me, un altro mondo si aprirà Non sai dov'è, la luce che è sulla via Tu non sai cos'è, se stai con me, un altro mondo si aprirà Saprai com'è, lo studio e la fantasia" [Verse 2] "Vieni con me dai, io conosco la strada Quella che il sole rischiara là oltre il Rio de la Plata" Così lui vide un mondo mai visto ora vicino distinto Fatto di canti e battaglie, lava e capanna, malve d'ibisco Corse al pa**aggio ogni tratto, ogni paesaggio incontrato nel viaggio Ogni villaggio incastrato fra i campi di grano e tabacco Il culto del Cristo mulatto, le case col tetto di fango L'odore del mango marcio nel mercato di San Fernando "Vieni con me ti insegnerò a chiudere il mondo nei fogli" E lui si mise a temprare le mine come spade sopra una mola Ora che vedeva sgorgare il mondo da un flusso d'inchiostro E lei lo ascoltava capire come se fossero una persona sola Vedeva i concetti eletti nei secoli uscire dai libri Lo scrosciare di un mondo che nasceva dai nomi e dai titoli E imparava la storia dei forti, dei vinti, dei mondi già estinti molti conflitti, morti, feriti, i moti per un mondo di liberi E i suoi occhi erano vivi e la sua voce melodia Per un flusso continuo e a**iduo come un antica sorgiva Ma non si stupì quando un giorno la vide andarsene via Diretta verso i luoghi ignoti fra i boschi di Tacarigua Pampero tornò alla sua terra con nuovi occhi e ragione Lui il pastore diventato grande scrittore del tempo Con nuovi suoni e parole i suoi fogli splendevano al sole Una dedica alla bella creola vibrava nel vento "Grazie di tutto il tuo amore, nostra Signora istruzione" [Rit.] Tu non sai cos'è, se stai con me, un altro mondo si aprirà Non sai dov'è, la luce che è sulla via Tu non sai cos'è, se stai con me, un altro mondo si aprirà Saprai com'è, lo studio e la fantasia (x2)