Oltre a me, chi? In centro al cerchio, incedo X4 Io non vedo più nulla; muovo le mani nel vuoto più vuoto Se prima ero immerso nel mondo, ora disperso nella terra del fuoco Qua muore il mondo degli uomini liberi, terribili Murubutu è pervenuto nel paese dei Cimmeri Cime e spiriti, sibili, sospiri simili a spiriti: Dal mondo dei vivi calato nel vivo del mondo degli Inferi Infimi giri di suicidi ed uccisi Buoni e cattivi divisi, gli ultimi al Tartaro ed ai Campi Elisi i primi Entro in crisi in primis nel buio più scuro Oltre a me nessuno Qua è solo celebre cenere, remore e tenebre Qua il re dei re dei re prese per sé in sposa Persefone Perseguita anime perse la notte, pronte a Caronte Anime morte, fuori i soldi da quelle bocche rotte Poche ossa scosse, chine, e Minosse Tutto temono, tutti temono tutto, tutto, tranne la morte Non mi prendono, l'ombra qua sfuma Intraprendo il tragitto, ma senza Sibilla di Cuma E giù il neo reo, reo rex, rap reo Ti porto dove Vulcano batte saette per Zeus Oltre a me, chi? In centro al cerchio, incedo X4 Si alzano mura di marmo, la porta di bronzo del regno: La coltre Post Mortem del caos primigenio Primo incendio nero che vedo Qua l'Ade dista da terra quanto la Terra dalla volta del cielo Mi concentro: cerco il centro del cerchio Cerco un cero che accenda e celo il congedo dal luogo Mi imbatto e combatto col celebre Cerbero Accerto che è un cane a tre teste che sono tre facce d'uomo Ora faccia al suolo, traccia il luogo è caccia all'uomo tra i dannati del Tartaro In tanti cantano Tanato si scontrano schiere Scontano pene severe come le pene di Tantalo Intanto Ade arriva, mi mira e s'adira Ma io riesco ad incantarlo quando accompagno la rima alla lira S'inchina Plutone Si fermano il Cerbero, il sa**o di Sisifo, la ruota di Sione Manomissione del mito più antico E quello che viene a morire ora rinasce, come in un ciclo Conosci, tu, il tipo che vinse l'Inferno col flow? Lo scrivi "Murubutu", lo leggi... Oltre a me, chi? In centro al cerchio, incedo X4