Testo e musica di Umberto Giardini Parto dalla linea della bocca E riconosco il tuo volto Senza riuscire a trattenerlo Piango sangue nel frattempo rido E un onda arriva Distrugge il mio lavoro Nella merda lieve mi ritrovo Di nuovo Mi accorgo inoltre che Le mani non si aprono Non lasciarmi indietro In un pomeriggio nero Così nero Nel raggiungerti perdo ulteriormente E ti annuncio non convinto Tutto e niente niente Come sei dolce mio serpente Cosa sei dentro questi giorni incandescenti Nel guardarmi ancora riesci bene E mi violenti Ma in fondo è quello che Voglio ricevere Da te Se ti chiamo non mi senti (Grazie a Gabriele Mauro per questo testo)