Mir - Big Davis 2 lyrics

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Mir - Big Davis 2 lyrics

Mi chiamo Davis ma mica il cestista Questa è la seconda parte, la prima dubito l'hai già vista... La mia vita è come quella dei gabbiani, che al posto di volare verso il mare frugano nell'immondizia Tellurico cataclisma quando tremo, me ne frego, ho fatto un alter ego e prego sia l'unico che capisca Visto che non ho visto te tranne nelle epistole che registro per resistere al pubblico che rattrista Potrei fare il demagogo, scema proprio nella scena scema scettico che non si scelga un tema ovvio O forse lo sto facendo pur'io Perchè non mi risponde più Dio Peró se ho fatto questo ok Non ho affatto perso Perché per lei non avrei sprecato manco un verso, sarò un fesso Perché ingenua mi avvelena spinta dal centauro Nesso, dunque un mostro, sarò onesto e pago il prezzo a qualunque costo Aspetta mi ha trovato la coscienza, ha funzionato! Sarò felice senza, col cervello emulsionato Mi aggiro per la testa tra le stanze E vedo l'amore con le sembianze di una bestia L'anima per le contraddizioni è incapace I sentimenti a farsi la guerra fanno una strage A volte pure un lutto per quanto sia brutto piace Appunto tracce da un luogo distrutto in cui tutto tace Facciamo cose che se ci rifletti sono a**urde Le persone sono oggetti, sono monete qualunque Le sottovalutiamo o le sopravvalutiamo Ma come del denaro noi le valutiamo tutte In un mare di merda sono solo: naufrago! È che proprio non ci riesco a stare a terra: albatro! Il domani creato male e voi zitti qui in ba**o Sempre uguale: oceano mare nei dipinti di Pla**on! Incolore infatti, mica vinco onore. Ricatti: fingo amore e mi pianti! il dolore? (sti cazzi) Questo penserei se quei pensieri rei fossero persi nei pezzi miei privi di minimi rimpianti Anche fossi importante sarei un tossico d'arte Sento viva la mia parte emotiva anche da prima: Si sente alternativa il mondo non la comprende ma da sempre è lei che non comprende il mondo come gira Non ne ho di eroi autobiografico come i neòteroi Racconto le vicende degli ipocriti e dei nobili Senza nessuno che mò dice no Chiamo aiuto rappando sul codice Morse Vario dalla parte uno anche tanto a parte uno Di concetto mi concentro m'era appartenuto Ma se non parte uno parte l'altro per legittimarlo Quindi parlo zitti intanto che vi ho intrattenuto! Dov'ero rimasto? Mangiati il mio cuore come pasto Sul flusso incastro giusto un altro disastro Tanto tutto non ti tocca e sembro un mostro io Ma avresti pure tu perso la brocca al posto mio Busso alla porta della razionalità Sazio di viltà, mi dice: "Cazzo ci fai qua? Ricordi quando mi hai lasciato Mattè?" "Macché" "Ma te pensa a quello che sei diventato!" Perché sono diventato... Dipendente da pa**ioni che poi dopo mi hanno licenziato! E per questo un mattino senza di niente partivo Verso altre mete sparivo via da un ambiente cattivo E se ti chiedi che fine ha fatto Big Davis è morto nel suo sangue dolce come del Bayles Nato da un brontolio, creato per conto mio Dal troppo oblio che sta entrando nella playlist Ultima violenza subita: uomo senza più vita per la consapevolezza nutrita Attenzione che la verità è fioca, ne sapeva troppo poca: usava la finzione come droga! Lascia un suo biglietto da visita sul tavolo con scritto "starò bene non ci credo più al diavolo Non temete dai...sarà per un'altra volta Perché il sole vive ancora pure dopo che tramonta..."