Max Manfredi - Tabarca lyrics

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Max Manfredi - Tabarca lyrics

(Manfredi) Si sentono canti d'amore la notte a Tabarca In mezzo alle gighe degli occhi nel sonno che viene Si sogna di vendere cara la pelle a Tabarca La pelle di rosso corallo e di magre sirene Di giorno c'è duro lavoro, di giorno a Tabarca Che invidia la grigoa che dorme nell'ombra dei muri Di giorno si pesca il corallo e si porta la barca Si naviga sulle scogliere dei rosari futuri Sudore, salsedine… Martello, incudine… Torpore, torpedine… Fatica, abitudine Non siam mica stinchi di santo, noi siamo a Tabarca Se siamo venuti a Tabarca ci sarà anche un motivo Ma è meglio esser stinchi di santo o "legere" a Tabarca? È meglio esser santo da morto o "legera" da vivo? E Tunisi è proprio a due pa**i, a due pa**i, a Tabarca E come una donna nel buio ne senti l'odore E un branco di squali bordeggia e corteggia Tabarca E canta picchiando il tamburo del tuo batticuore Sudore, salsedine… Martello, incudine… Torpore, torpedine… Pa**ione, inquietudine Ce n'è belle figlie, ce n'è belle figlie a Tabarca Però c'è un editto che dice che toccarle è vietato Per questo suoniamo il violino un po' tutti a Tabarca: Suoniamo il violino e facciamo ballare il macaco C'è un'isola grande, più grande di questa Tabarca Il re di Piemonte ci tiene coralli e tonnare Così quest'aprile, vedrai, lasceremo Tabarca E quando saremo a San Pietro ti voglio sposare Sudore salsedine… Martello, incudine… Torpore, torpedine… Magia, latitudine