Mauro Marsu - Maria Francesca (ragazza che consegna giornali alle edicole) lyrics

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Mauro Marsu - Maria Francesca (ragazza che consegna giornali alle edicole) lyrics

Rit Maria Francesca C'è l'alba che ti aspetta suona la sveglia E un nuovo giorno comincia sogni per te Carta calamaio e penna Il nome in una firma E il mondo non ti ferma I STROFA La notte inonda d'aria pulita e fresca Il viso da poco sveglio di Maria Francesca nel viale alberi in fiore un albero spoglio pensieri fallaci tra rabbia ed orgoglio Lei che voleva essere tra gli inviati speciali ora consegna giornali alle edicole locali un po' come Sara conosciuta ieri mattina laureata in lettere ma che fa la postina Scuote i pensieri tra capelli che sanno d'arancia la radio parla d'oroscopo e del segno bilancia arriva al deposito posa l'auto prende il furgone e un nuovo carico da portare a destinazione Non resiste alla tentazione sbircia due titoli tra fascette strette legge due articoli Pensa a come li scriverebbe lei se solo potesse mentre firma sulla condensa MFS Rit II STROFA Alle quattro di notte il cielo ha tonalità pastello quando arriva in città vicino al casello Vede Ada alla ca**a abba**ando il finestrino sorridono entrambe forse al destino In corsia il cammino dei lavoratori il quarto stato che rende anche a quest'ora un tratto trafficato trattori fermi in campagna in attesa di accendersi e un altro terreno in attesa di arrendersi In città taxi maxi cartelloni pubblicitari messaggi superficiali subliminali Una prostituta all'angolo sta aspettando il sole come quella canzone di cui non ricorda le parole Dall'altro lato vede due ragazzi sui vent'anni Che non hanno paura di svegliarsi sporcarsi i panni per attaccare manifesti per le nazionali Lei si ferma li saluta e commentano i giornali Rit III STROFA La notte le edicole chiuse le sembrano prigioni della mente i giornali vanno fuori nei ca**oni chiusi con lucchetti ma lei ha chiavi per aprirli E dall'invenduto molti gusti riesce a intuirli Giusti o meno lei ha la sua opinione E nella mente sogna una riunione di redazione Mentre ricorda un film il suo volto è sorridente “È la stampa bellezza [la stampa] e tu non ci puoi fare niente [niente]” Era “l'ultima minaccia” del “quarto potere” Che un sarto magnaccia vorrebbe cucire al volere Ma chi ama solo se stesso per quanto grande resta solo pensa a questo mentre il sole spicca in volo Pescando a strascico sulla finestra al terzo piano Un altro giorno arriva con un nuovo quotidiano Il suo ragazzo va a lavoro lei rientra stanca ma serena un bacio al caffè corretto un cornetto all'amarena Rit