Uomini che profumano di vento Seduti attorno a un fuoco A consumare il tè In certe piazze ad Oriente Si salutano toccandosi la fronte Strano come tu riesci a capirmi Con uno sguardo e un gesto Sappiamo intenderci All'orizzonte s'indovinano Le cupole di una città lontana Mentre il tuo ed il mio Dio Ci preparano un letto di stelle Io ho capito che andare era il mio destino Sono entrato nella notte Senza averne alcuna intenzione Ho capito che questo era il mio cammino Sono uscito dalle rotte Ho cambiato la mia direzione Donne che non fuggono lo sguardo Anche se il loro corpo È da nascondere Sanno trovare conforto Nel ripetersi dei gesti quotidiani La misura dell'immensità Dello spazio e del tempo