Mario Venuti - Il più bravo del reame lyrics

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Mario Venuti - Il più bravo del reame lyrics

Scusami cara se non posso curare il tuo giardino Capisco poco di piante e non so dirlo con i fiori Devo fare i conti con i miei timori. Ho lasciato il mio vecchio paese, La gente per strada Che con un colpo di clacson si saluta Per venire a stare qui a Milano, Terzo piano, voglio smetterla di fare poesia Ma sia quel che sia. Sono un uomo qualunque, un Mario ordinario, Precario, un po' solitario Più giovane adesso che a vent'anni, Ma come quei turisti nordici Che arrivano in Italia in bicicletta, Me la sono presa comoda, Non ho avuto fretta. Adesso sono un Buddha che ha perso la pazienza E di lasciare un segno sento l'urgenza. Mi sono agghindato ma non so dove andare, Prendo la chitarra e comincio a cantare ... Specchio delle mie brame Dimmi chi è il più bravo del reame? Ragazzi di buona famiglia Che qui non farebbero mai un lavoro degradante, Poi vanno a Londra a pulire pavimenti, Sembrano esserne contenti. Anch'io certe volte mi sento straniero Nel Belpaese, per quelle offese Che si fanno a tanti per il bene di pochi, I soliti noti che conducono i giochi, Ti puoi ra**egnare tutto é mercato Anche questo disco é un prodotto Pop Lo puoi consumare dove ti pare, come ti pare. Faccio parte della generazione cresciuta con il Carosello, Mi hanno convinto che ho bisogno di questo, Che ho bisogno di quello si accomodi alla ca**a ...