...c'è un destino che frana e dei cipressi In processione, nel paese dove andavo io; A mezzanotte toglievano le luci e io avevo paura, Perché qualcuno diceva di aver visto Il fantasma di una contessa Uscire dal pozzo della fattoria... Paese senza macchia e senza gloria, Senza punti di memoria da poter dimenticar Anonimo e sprezzante come tanti, Da trattare con i guanti se ti provi a criticar, Paese in fondo complice di tanti sogni miei, Chiappe in amore, torrenti magri, La luna che è a due pa**i da qua**ù Mi sembra sia a due pa**i da qua**ù Paese senza dito sulla bocca, Qui del resto è già Toscana, non dimenticarlo mai, Scorbutico e un po' avaro come tanti, Solitudine, emigranti, le più truci malatti, Se pa**a un treno acchiappalo, Dio t'accompagnerà Torino, in fondo, non è lontana, Col suo dialetto in tasca tornerai, almeno col dialetto tornerai. Paese dove un vecchio lavorava Fra l'incudine e il martello, fra lo stagno e l'osteria, Paese che m'ha visto ragazzino, Stinchi secchi e pelo corto tigna peggio di un sioux Paolo, chitarra stitica, suoniamo ancora un po', Semina Enrico parole e tosse, Domani bene o male pa**erà, Domani, come sempre pa**erà. Paese della festa a fine maggio, Con tre furbi all'ingranaggio, cento tanti a lavorar, Paese pa**erella per quei ricchi Che in città rientrano al gregge di un'anonima realtà. Peppone arriva e aiutaci, qualcuno capirà, Qui i Don Camilli, come mirtilli Ricicciano fra cani e carità, Ricicciano fra abbacchi e santità ...se pa**a un treno acchiappalo, Dio t'accompagnerà..... ....portala a spa**o questa canzone, Probabilmente un giorno cambierà Se credi, forte, un giorno cambierà.