Marco Zangirolami - Il Mondo Dei Grandi lyrics

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Marco Zangirolami - Il Mondo Dei Grandi lyrics

[Verse 1: Emis k**a] Ricordo da bambino, mamma mi disse: "Sii sempre forte, amore" Che il mondo fuori è tutt'altro che rose e fiori Per un bimbo l'infanzia più rosea Dipende dai genitori, e non da quante cose ha Nel mondo dei grandi La stessa gelosia che avevo verso i miei giocattoli Si è riversata sulle donne che ho perso negli anni Pa**i dall'innocenza, ai sensi di colpa Dall'incoscienza, alla coscienza sporca E non mi importa di quanto sembri infantile quando Per orgoglio non piango Sbaglio e non mi rimpiango Come un bambino che si sporca col fango e va incontro al padre Non servirà sgridarlo, ma farlo sbagliare La mia sincerità invariata Odiavo le maestre come adesso odio chi vuole dettarmi una strada Credere nella croce è facile, la vera croce è crescere Perché non puoi più credere alle favole [Rit.: Emis k**a] Non devo dire grazie a nessuno Nella vita cammino da solo Finora i miei pa**i li ho fatti uno ad uno E ora sono più grande di loro Ma il mondo è più grande di me, più grande di te Le responsabilità che hai davanti Più grande di me, più grande di te Ormai sei nel mondo dei grandi, sii grande anche te [Verse 2: Marracash] Io non critico chi parla di strada, anche se avrebbe tutto Perché può piacerti la pioggia, anche se c'hai il cappuccio Ci sono quelli che quando piove prendono l'acqua E quelli che pa**ano asciutti tra una goccia e l'altra E i ricordi affiorano, come le bolle in questo calice Affollano la mente come i detenuti in carcere E facile non è mai stato, manco da sbarbo Nel quartiere ci vendevano i sogni più a buon mercato E' difficile non farsi tentare Quando vedi i tuoi amici fare Con due strette di mano, quello che fa tuo padre Quando sei grande, quando sei in gruppo Disuguaglianze, che ci rendono disposti a tutto E due mondi che dovrebbero stare distanti Quello dei piccoli e quello dei grandi Mischiarli, causa i peggiori danni nei migliori anni Rende piccole vittime, grandi ba*tardi [Rit.] [Verse 3: Emis k**a] Nato a novembre, forse per questo col freddo dentro E ogni difetto col tempo si è fatto peggio L'invidia, più cresce più porta giorni infelici Oggi per strada mi salutano più i fan che i vecchi amici Ho letto che da bambini si sta meglio Perché un ginocchio sbucciato E' sempre meglio del cuore spezzato (Già) Io penso a qualche anno fa Ricordo mamma e papà Ogni errore perdonato a me per via dell'età Oggi mi agito nel letto e non servono più le fiabe Mi servono le fiale, per farmi addormentare, eh già Il male cresce a**ieme a me, fratelli di sangue Legati a forza come a volte un fratello più grande Lo stesso amico che all'asilo ti ruba la gomma E' poi lo stesso che da grande ti ruba la donna Io prendo il mondo per quello che viene adesso Ma non farò bambini se il mondo dei grandi è questo