Cuori infranti, da storie ban*li tutti in fila, tra chiese e ospedali occhi fatti, da rimmel e caffè cuori gonfi, senza sapere di che per la strada, tra violini e carezze stracci vecchi a rievocare tristezze. E se oggi hai perso il tram pieno di gente di tanto diverso colore ed hai negato i tuoi occhi tra le pagine dei tuoi libri in cerca d'autore e del tuo povero cuore e del tuo povero cuore. Quei pirati, svelti di lingua e di saliva un sorriso, mezzo dente e gengiva sanno sempre perché tutto è successo pollici verdi, della cultura e del progresso. E se oggi hai consegnato il tuo cuore ad un fiume di versetti e di stravaganti parole concordando la tua morale, con l'autore della prima pagina di qualsiasi giornale e di qualsiasi colore. E il loro povero cuore. E il nostro povero cuore. Ed i tuoi occhi, intorno al mondo che perdi non è colpa dei prati che non sono più verdi. Ma se oggi hanno persuaso i tuoi sogni ed i tuoi occhi che non hanno covato pa**ione ti hanno corrotto la storia ed i ricordi ti hanno mandato la fede in pensione ed il tuo povero cuore. Il nostro povero cuore. Il nostro povero cuore. Il nostro povero cuore.