L'avvocato si capisce che è avvocato Dallo sguardo troppo fino Dal colletto inamidato, Dalla stilo nel taschino Che racconta quando ha preso la difesa E ha smontato ogni accusa, si rivede nella scena L'avvocato si capisce che è avvocato Dal sudore sulla schiena L'avvocato si capisce che è avvocato Dal sorriso in madreperla Che nasconde tutti i dubbi Che una laurea non cancella, Lui sa sempre dove andare Qual è il numero da fare Se ti fidi non conoscerai manette L'avvocato si capisce che è avvocato Dalle scarpe troppo strette. L'avvocato ha un bisogno disperato Di guardarsi in ogni specchio Di lavarsi l'innocenza, la coscienza Ogni volta che va a letto L'ha capito bene il principe del foro Che non c'entra la giustizia che è un lavoro E sorride ed agita le mani Come sopra a un pianoforte E la musica è il silenzio Delle poche o troppe colpe Io mi siedo ad aspettare Non lo sento mai arrivare "Mi dispiace non c'è tempo Questa sera..." L'avvocato si capisce che è avvocato Dalla mamma sempre fiera E mentire è un dolore misurato Non è un peso la menzogna Quando serve ad evitare al padrone Le incertezze e la vergogna Ha un sussulto se si parla di decoro "Cosa c'entra la giustizia col lavoro, Io non mischio la giustizia col lavoro..."