Laze Biose - Titolo Non Pervenuto lyrics

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Laze Biose - Titolo Non Pervenuto lyrics

[?], battaglie perse, sul set frasi fatte, luoghi comuni e tante tante super mignotte, i pacifisti fanno a botte, [?] nessuno ti batte, se nessuno ti combatte veramente, [?] vietnam cerebrale, creando era, portando in ordine originale, sono l'incivile se ti va di definire, adesso macerie delle intenzioni positive, vetuste noster su torte in croste, invento scuse come Dexter, definito termine terrestre, chiudo la porta perchè se no fa corrente di pensiero, sto dalla parte del torto perché non spero di avere il mio impero! Premio austero repulisti dei vostri testi dai contenuti modesti, con malriposti desideri di vite agresti, contrastando il gossip e il dissing con il training e il trekking, con il tuo rap pecchi, con sensi e tocchi di figa che se dicessi ciò che pensi ti scorderesti, i giochi sono fatti, i dadi sono tratti però i fogli scritti per firmare i patti non mi sono ancora stati proposti, prostatedevoli necessitano costi su costi, amico post-it, di' a sti stronzi che sono stronzi, che siano bianchi o neri o che portino o meno i pantaloni grossi, è come avere davanti agli occhi Aga**i e Steffi che giocano a tennis con le opinioni degli altri, il tuo hip hop mi dà niente ed è quello che mi serve, serve res nichilismo [?] ta**ista, chiama pure quei coglioni brothers and sisters, stai zitto cristo, e vatti a friggere il gra**o, nascondendo il tuo pensiero con parole come rispetto, fotta, krasto e smazzo, la mia guerra da niente contro tutto, non supporta l'intrattenimento ma la comprensione del testo, non avete capito un cazzo, se no qualcuno sarebbe steso morto da un pezzo, con il suo scritto stretto al petto, [?], dai tempo al tempo, sarà merdoso e corrotto ma io ci sguazzo in questo mondo! Dinamiche iconiche con disposizioni chiastiche, casistiche stupide, indecisioni croniche, corni che non suonano aka Satomi stai a casa perchè sai di tastiera, pastiera napoletana in pasticceria nordica, l'unica musica, l'unica liquida, la cantica, puttana! Cazzo ti guardi? Ai tuoi occhi sono l'imbecille mentre i miei sguardi pregustano le tue opinioni sotto le mie papille, papillon, giacca e cravatta dai mille colori, come Sandy, send a message [?] tu, io sto in canta, conto i soldi del Monopoli e non so che cazzo voglia dire saifa, sai fare, sai fare, io so far cagare, ma lo so fare bene, romantiche cene a lume di candela da solo, ingoio il bolo e volo, scolo al secolo litri d'acqua privandomi di un ruolo, a**olo con a**olato barlume sulla cellulosa, decoro, coro coro Pollon, rimpallo, pallone gonfiato, sei tu il meglio di tutti, ma io non sono così distaccato, ben oltre i frutti non mi paro il culo con la scusa dell'emarginato, argino il lato del fiume con un aratro, il significato di fotte, palato in fiamme, da me di giorno si vive di notte si dorme, mentre tu vai a donne in quanto uomo, io vado a persone in quanto persona, suono l'armonica, il mio soffitto no, non esiste più, mentre tu fai su con la tua crew chiudo gli accessi con un singulto pastoiano, chiù, chi uccide paga e io non c'ho i soldi, se no avresti stipiti alle porti coperti di sangue, la tua storia mi tange e non mi tange, il Gange da me non esiste, resto in colpa per discolparmi ma la malattia persiste, forse pre-esiste, sistemistica di incesti porta a mille sviste, stereotipi e dispute sinistre, mister, mi sto scordando di dover essere, per questo crisi mistiche, in blister da 27, stette la spoglia immemore, calpesto la tua polvere, inventando le non-regole, spero che qualcuno un giorno capisca e mi riduca in cenere! Aprite la porta! Aprite! Voglio andarmene!