Lamberto Salucco - Gli Ultimi Giorni D'autunno lyrics

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Lamberto Salucco - Gli Ultimi Giorni D'autunno lyrics

Lei stava seduta in mezzo alla piazza nove di sera nessuno che pa**i era un giorno d'autunno silenzio d'intorno ma portato dal vento un uomo arrivò Capelli lunghi, ciocche di pece vestiva un po' strano con sandali rotti un volto sicuro dagli occhi di ghiaccio fra le mani un mantello fatto di stracci La ragazza rimase seduta a guardarlo quel tipo nuovo dagli occhi di ghiaccio che con pa**o fiero ma sporco e sudato le si fece incontro dal vento portato Era lontano ormai pochi pa**i le foglie in terra sembravano aprirsi e come un grillo che salta nel prato veloce le ruba il suo primo bacio La ragazza impietrita coi pugni stretti gli occhi sbarrati che guardano il vuoto poi senza parlare quel tipo un po' strano la guarda negli occhi e le dice "ti amo" Sembrava che il tempo si fosse fermato la ragazza sfiorava i suoi neri capelli e stava ad ascoltare di luoghi lontani mentre giocando gli toccava le mani Parlò di animali con corna e con ali di alte montagne e di grandi mari di api che offrivano il loro miele di alberi verdi di zucchero pieni La ragazza restava seduta in silenzio il suo cuore batteva le gambe muoveva la sua mente volava in quei luoghi lontani e sperava che lui la porta**e con sé Appena finito di narrare i suoi viaggi Soddisfatto sorrise mostrandole i denti poi con voce profonda e occhi di ghiaccio le sussurrò piano "vuoi venire con me?" Lei saltò in piedi lui la guardò in faccia come una madre che guarda suo figlio era già tanto tempo che stava in piazza per incontrare chi la porti con sé Non aspettando altri momenti le disse di andare sotto il mantello nessuna domanda ma solo ubbidirgli e la ragazza gli disse di sì Ma appena che fu dal mantello coperta sentì che la terra mancava ai suoi piedi e senza capire che stava cadendo riaprì i suoi occhi e stava all'inferno Nessuno mai seppe la fine che fece quella ragazza così timida e schiva la famiglia piangeva il paese dormiva e poi d'un tratto l'inverno arrivò