Chissà cosa vedi dal treno Che alla curva si strappa il tempo Più lungo di tutti i pensieri E che corse I tuoi occhi affamati Sullo specchio dei libri Il pa**o incerto per la Porta Nuova Nato di nuovo, rinato già grande Le case e il colore del sole La seconda sorpresa La prima quegli aghi di ghiaccio A cucire la nuova stagione Forse sarà l'odore, forse saranno le parole Pietre senza verità Portate a riva dal temporale O forse perché Lontano dal mare non ci so stare Chissà cosa vedi lontano Sullo scoglio seduto in cortile Le ginocchia sbucciate per sempre E che festa Il sorriso mai visto Che illumina il mondo La testa storta la sete che brucia Le spalle confuse in terra più grande La mano che sembra ballare Tra vigne e lavanda Nel bosco che dal finestrino A guardarlo è tutt'uno col mare Forse sarà l'odore, forse saranno le parole Suoni senza verità alla deriva su qualche viale O forse perché preferisco il rumore del mare Pietre senza verità portate a riva dal temporale O forse perché preferisco il rumore del mare