Ivano Fossati - Iubilaeum bolero lyrics

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Ivano Fossati - Iubilaeum bolero lyrics

(Ai giubilanti dell'anno Duemila) Io sono devoto alla Logica Sono devoto a San Giorgio e al suo cavallo Ecco "l'ingegnoso cavaliere" e il suo scudiero A noi tre sarebbe bastato per esempio Essere immortali. Ecco il vertiginoso parlare dello spirito umano, ecco L'insaziabile ricerca che genera L'opera invisibile L'opera imperdonabile. E poi Il decimo capitolo del mio amore Preceduto come si conviene Dai migliori ladri di denti d'oro L'oscenità di una notte di tamburi Che è la decima Che è la mia. E sfilano gli esultanti Vuoti come i giorni di vento Accompagnati dalla musica del novecento Preparata dai grandi cuochi del novecento. Ed è tutta aria mulinante Cori sull'oceano Acque bianche Io resto fedele a San Giorgio Sono devoto alla Logica Di notte e di giorno Di notte e di giorno. Hanno lasciato Gerico dalle gambe chiuse Dove la vita si conclude Vengono da Napoli dove tutto rinasce e ricomincia È la sgargiante processione dei senza fede Redenti, guariti e debitori. Ed ecco lo spirito di un macchinista Che ha visto le Indie occidentali E latitudini e longitudini e ancora si chiede: "in quale città andiamo e in quale tempo Soprattutto in quale tempo". E ancora Le bocche libere dal bavaglio Baciami e saprò ripagarti con getti d'amore Sei musica forte di trombe e di tamuri Sarai musica nella tempesta Senza una mano che tu suoni Perché di te Perché di te Perché di te farò un canto. Pa**ano i generali battuti Che si affrettano nell'oscurità Dei settecento sottopa**aggi di Roma Dove non c'è chi bu*ti una moneta E i giorni copiano i giorni La storia copia la storia A sua minor gloria. E io sono devoto alla Logica Sono devoto a San Giorgio e al suo cavallo Ecco "l'ingegnoso cavaliere" e il suo scudiero A noi tre sarebbe bastato per esempio Essere immortali. San Bernardo e San Simone Proteggetemi dal lampo e dal tuono Santa Vergine benedetta Proteggetemi dal lampo, dal tuono e dalla saetta Portate questa burrasca sul monte di Messina Dove non canta né gallo né gallina Il tempo pa**a e la morte viene Beati coloro che hanno fatto del bene. Tutto questo va verso l'alto Come un fiume verticale A fulmine di spada Io brindo al vostro pa**aggio Al piacere del ladro Alla pubblica colpa Bevo acqua gelida a larghe mani Bevo agli orizzonti gobbi Alle femmine barbute Alle scimmie e ai cani Mi guardo ancora nello specchio E vi saluto brava gente.