Non puoi negare che in loro gli errori sono simili Ardiscono troppo sperano con pertinacia Affaticansi in cose non certe né utili Loro beni caduci a uno a uno muoiono La moltitudine perpetuo vive Mutansi di prole in prole vola loro età Tardi a sapienza, presti a morte, queruli in vita Abitano la terra, abitano qua Adunque premeditando e riconoscendo noi stessi Ne accoglieremo pensando a che Perchè, per cosa nacqui io?