Vinicio Capossela - Job lyrics

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Vinicio Capossela - Job lyrics

Un uomo era in terra di Uz Un uomo di perfetta purità Temeva Dio e il male aborriva Tra tutti i figli dell'oriente, uomo più grande non c'era E un giorno venne che i figli della terra stettero davanti al signore E Satana tra loro Hai messo il tuo cuore sul mio servo Job? E' un uomo di perfetta purità Di un bastione lo hai circondato Ma senti la tua mano e colpiscilo nel suo Sulla tua faccia ti maledirà E un giorno un messaggero venne a Job e disse: “Fuoco di Dio dal cielo è sceso greggi e mandriani ha divorato sono venuto a dirlo io, il solo scampato” parlava ancora e un altro arriva e dice “I figli tuoi sedevano e mangiavano quando ecco dal deserto leva un vento nella rovina sono morti” “Dal ventre di mia madre nudo sono uscito, nudo tornerò Il Signore dà, il Signore toglie sia benedetto il nome del Signore” E Satana disse: “La pelle per la pelle. L'uomo dà tutto per la vita ma stendi la tua mano nel suo osso, sulla tua faccia ti maledirà” E piagò Job con l'ulcera del male dai piedi fino al cranio “Maledici il Signore e muori!” “Se accettiamo il bene, dobbiamo prendere anche il male il Signore dà, il Signore toglie, sia benedetto il nome del Signore” E infine Job apre la bocca e grida: “Che tu sia maledetto giorno che mi hai partorito, che sia un giorno di tenebra, il cielo lo ripudi gli neghi il lume della luce Perché ginocchia venirmi incontro? Perché mammelle vi ho succhiato? Perché la luce è data a chi pena? Perché la vita a una gola amara? Ecco, i terrori che più ho temuto Ecco incarnarsi le mie paure Non ho pace né tregua, Sono un cumulo di dolore Strepita pure, chi ti risponde? Se cerchi Dio, se implori Shaddai Se rispondesse quando io grido Solo m'ingozza di pena amara Dio stermina chi ha colpa E che non ha colpa La terra è data in mano a chi fa il male La faccia dei suoi giudici è coperta Tu che hai messo in me la grazia della vita, Tu che fai dei miei giorni un'ombra Ecco che nascondi nel tuo cuore: Terra buia come la tenebra Dove non brilla che oscurità E adesso che il mio occhio ti ha veduto Mi ripudio E mi consolo Sulla polvere e sulla cenere”