Uochi Toki - I batteristi lyrics

Published

0 163 0

Uochi Toki - I batteristi lyrics

Competizione testosteronica fra batteristi: è straziante vedere prima dei concerti questi soggetti che fanno esercizi per confrontarsi nell'ennesimo scontro, a metà fra palestra e finezza. Alcuni di loro puntano sulla resistenza, alcuni, smanicati, spargono il loro sudore. Ventilatori, asciugamani, gente che picchietta sui bordi di metallo perché ormai va fatto, costosi piatti a cui vengono dati due colpi in mezz'ora e poi tornano a posto nella loro custodia, in un trionfo di perversione collezionistica. Vedo batteristi fare esercizi di ginnastica curando di essere osservati, oppure a**orti in espressioni di estasi mistica, perché “cioè è troppo bello lasciarsi prendere dalla musica”. Cazzate!, una serie di facciate che male nascondono una pretesa di esprimere un ruolo. Voglio sentire patapìm patapùm patapàm (Eminem!) e basta! Non mi interessa scoprire quali persone aderiscono alla migliore forma di batterismo, non faccio distinzioni fra batteria acustica, percussioni e batteria elettronica azionata da bottoni, tra chi non legge gli spartiti e chi invece prende lezioni, tra chi pesta sui tegami e chi spende soldi in strumenti troppo cari. Vorrei soltanto che in questo campo gli ormoni stessero fuori, vorrei che certi gesti perdessero di significato, vorrei tornare a casa dai concerti colpito da quello che ho sentito e non da quello che ho guardato: il peso della performance è inutile. Preferisco battere in ogni momento possibile su ogni oggetto disponible quando lo ritengo voglibile. Licenze poietiche, licenze batteriche, licenzio i turnisti e le ragazze che devono mettersi la minigonna per suonare – che è pure scomoda – perché l'immagine della batterista grezzona è logica e funziona. Tuttavia l'unico suono che produce una gonna è lo strofinio quando si toglie o si mette: ditemi, quindi, a cosa serve? Apprezzerei se una batterista pensa**e a suonare invece di trasformare il concerto nell'occasione per l'ennesimo surrogato del “che cosa mi metto?”. Supporto chi riesce a interessarmi, dagli altri mi aspetto che gli si rompa uno strumento in modo che io possa raccoglierlo e tenermelo. Vado pazzo per i pezzi della batteria rotti