Orfeo Chi non ha mai fatto un viaggio così non può capir Tra le lacrime del riso nella gioia di un gran pianto per le spine il sole il vento freddo ed altro - tutto quanto siam partiti e sembra un attimo siam partiti e sembra un anno mille miglia in un secondo non ci credi ma si fanno Venditore sei sparito e mi hai lasciato solo qui ma non so se ti rimpiango o no - so che è giusto, forse è giusto, anche così Ho tentato di fermarmi un poco per capirci qualche cosa ma era un fiume di impressioni il mio ed un fiume non riposa Ho cercato di forzare il pa**o di arrivare bene o male ma Euridice io non so dov'è quindi correre non vale Ho tentato e ritentato ancora e sono sempre qui ma qualcosa mi sussurra piano è giusto anche così Come spiego che si può morire e rinascere per strada che nell'attimo più nero ogni nube si dirada Come spiego che la gente ti sorride se ti neghi ma se cerchi o dai un po' d'amore ti risponde non mi freghi Come spiego che malgrado tutto sono sempre qui e qualcosa mi ripete piano è giusto – forse è giusto anche così Una coppia di autostoppisti (e Orfeo) - Pace! Tu chi sei? - Che vuoi che importi adesso? Cosa importa un nome o un altro? - E' soltanto che vorrei chiamarti, salutarti, un nome o un altro - Non è questo, dai, cose inutili i nomi, cose vecchie, cose andate ormai - A me sembra che ti importino anche troppo - le hai montate sai Io ti dico ciao, sorrido, fra un minuto me ne andrò e tu perdi tempo a dirmi cosa è giusto e cosa no - Hai ragione. Hai ragione. Son Orfeo, viaggio da solo, sto cercando una ragazza vado in là - E noi veniamo di là - Cosa c'è? - Ah, tante cose… - Ma ora è strano, lentamente il ricordo si consuma un profilo che era come smalto ora - non so - sfuma - E ti chiedi se la strada è questa, un'altra, oppure se ogni strada come questa sia soltanto un folle girotondo