Ho provato ad immaginare il progresso Come una grande anima malata Una enorme concatenazione di cause ed effetti Grandi numeri e probabilità infinitesimali Come certe albe di Roma La cui luce elenca piano gli alberi Così la linea del progresso si espande Trasformando i colori delle cose in uno solo Il bianco Ho provato ad immaginare il progresso Come ma**e di uomini che si spostano Rincorrendo equilibri impossibili Mescolando il colore di una bandiera Con il rumore elettrico di un fast food Io confondo il bene con i beni E mi disperdo la coscienza in sensi unici Guarderò il progresso da lontano Per esserne affascinato e non coinvolto fino in fondo Non vedo un altro modo per salvare l'entusiasmo In questo mondo Dove ognuno tende ad inseguire Solo l'ideale di se stesso Moltiplicando il senso del potere Ricercando il compromesso Eppure noi viviamo nel progresso Lo utilizziamo per ascoltarci Per accomaodarci, per salvare l'entusiasmo E lo fraintendiamo con la cultura dell'immagine Del corpo, dell'apparenza Ne occupiamo le frequenze, E ci serviamo di certe sue estensioni Fino a rimanerne abbronzati Perchè può sostituire anche la luce del sole E la ricerca di un Dio Così, d'istinto, cerchiamo protezione E poniamo distanze tra l'ieale di noi stessi E tutto il diverso Moltiplicando il senso del potere, Ricercando il compromesso. Guarderò il progresso da lontano Per esserne affascinato e non coinvolto fino in fondo Non vedo un altro modo per salvare l'entusiasmo In questo mondo Dove ognuno tende ad inseguire Solo l'ideale di se stesso Moltiplicando il senso del potere Ricercando il compromesso Mi piace immaginare un altro punto dell'universo Opposto al nostro Dove un uomo divaga sul progresso del suo mondo Da una finestra ricavata In mezzo a una metropoli