Presi le distanze dalla televisione Non per la pigrizia ma per una convinzione Pa**ai come un ostaggio sul palco di Sanremo Poi girai per mezzo mondo con il mio amico scemo Studiai le religioni e la storia del pa**ato Dai medici del Celio venni psicoriformato Mi dissero "è tutto a posto e non ti devi preoccupare... Hanno messo delle bombe, ma qui non possono scoppiare" Cantai d'amore e guerra per ogni donna e uomo Cantai della giustizia, dell'odio e del perdono Intanto sulle antenne veniva messa ai voti Tanta finta musica al servizio degli idioti Così lungo le strade il mio sangue ribolliva Per quel dolore muto che appena si avvertiva Dove non c'è pensiero, ma solo soggezione Ad un dovere imposto da chissà quale padrone Ma siamo tutti liberi come ci ha fatto Dio? Siamo tutti liberi, o lo penso solo io? Allora non importa più da quale parte stare Il compito di adesso è solo quello di cambiare Ma più le cose cambiano e più restano le stesse Pa**ano le stagioni, anche quelle di un presidente E tutto intorno gira, ma tu non sai da quando Nessuno sa se esiste o no un telecomando Così tornando a noi ed a perché son' qua Quello che ho da dirvi ve lo hanno detto già Attenti alle merende, sono piene di rifiuti Se inghiotti del veleno è necessario che lo sputi Ma più le cose cambiano e più restano le stesse Pa**ano le stagioni, anche quelle di un presidente E tutto intorno gira, ma tu non sai da quando Nessuno sa se esiste o no un telecomando