Mi ha venduto per trenta denari un giuda dell'anno duemila, il lume più non lo consola, la paura lo stringe alla gola, la morte regina fa la padrone. Questo Noè alla rovescia che in un'arca di polistirolo raccoglie Suzuki e scintillanti polo e ti sbatte la porta sul muso. E dopo di te, ecco il diluvio. Il novello Matusalemme afferma che è aumentata la vita media sua, la statistica ce lo conferma ma si è ridotta l'esistenza tua e ritrovato il (...) Come sei buffo, Boby, in quella cesta con quegli elettrodi piantati in testa e quelle zampe davanti mozzate, con tuo ventre squarciato, senza anestesia, tutto d'un fiato. Senza mani e senza braccia è sempre più difficile! Sei davvero resistente ed anormale, decreta una legge geniale, morale di uno splendido animale. Ti è amica la morte gelida, nei lager del nuovo Goebbels, che, accecato da invidia livida, si consola col premio Nobel. E' l'indecenza di una stupida scienza. Ciao Boby, a tempi migliori, alla prossima civiltà canina, dove potrai trapiantare cuori, conservati in formalina, su cavie umane tenute in naftalina. Come sei buffo, Boby, in quella cesta con quegli elettrodi piantati in testa e quelle zampe davanti mozzate, con tuo ventre squarciato, senza anestesia, tutto d'un fiato. Senza mani e senza braccia è sempre più difficile! Sei davvero resistente ed anormale, decreta una legge geniale, morale di uno splendido animale.