Una mattina di sole è arrivato il mostro la sua lingua verde sfiorava le case i suoi occhi melmosi sembravano ciechi inseguito da anni dalle armate crociate viveva mangiando bambini e fanciulle o almeno pareva Tutti tremavano un poco a sentire l'odore della sua squame, il regio padrone si chiuse a palazzo con i cortigiani gridando che mostro bestiale disastro bestiale disastro In fondo era brutto e anche difforme ma aveva una voce diversa da tutte cantava canzoni di gioia e d'amore e con le sue zampe ballava felice sulla piazza di fronte alla chiesa grande e primi i bambini e dopo i ragazzi e le giovani donne uscirono al sole per vedere il mostro ballare e ammisero che certo diverso lo era davvero ma molto feroce però non sembrava la bocca era nera però sorrideva e a tutti chiedeva vi faccio paura? Vi faccio paura? E tutti dicevano in fondo no Rimase tre giorni e il giorno di Pasqua il sindaco e il prete usciti di casa d'un colpo mangiò cantò nuovi versi di gioia e d'amore e in cielo volò