Milva - La Java Rossa lyrics

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Milva - La Java Rossa lyrics

Sazia d'hotel, di tabarin, di cabaret la bella dama volle trascinar con sé la brigata dei suoi nobili corteggiator in un bar musette di gigolettes e malfattor. Nella più losca e abominevole gargote tra i fior del male e i cavalieri della notte la comitiva entrò, lei sola non tremò una java incominciava e un'apache l'invitò. "Questa è la java rossa ch'è tutta una trama d'amore e di morte, la tua sorte bella dama, tu la danzi con me." "Non senti ad ogni mossa che il giuoco è mortale? tu troppo mi piaci, o i tuoi baci o un pugnale altro scampo non v'è." Così le sussurrò l'apache, danzando. Ella s'abbandonò: "M'avrai!" "E quando?" "Quando vuoi tu, padrone mio..." Dopo una notte di frenetica follia, ella scomparve e in lui restò tal bramosia che la volle riavere, la cercò, la trovò Ma ella finse non conoscerlo e altera pa**ò, l'apache furente in un agguato la ghermì, ella tentando di sfuggirgli lo blandì. Astuzia vana fu, ei la portò laggiù, "Mia signora un ballo ancora e poi, giuro, mai più..." "Senti è la java rossa, che è tutta una trama di tragica sorte, la tua morte, bella dama, l'hai voluta danzar!" Ei, con fulminea mossa, piantò la sua lama nel cuor della dama; poi la volle, come folle, sulla bocca baciar. "Occhio! la polizia!" qualcuno gridò. Tutti fuggiron via, lui solo restò. "Sei stato tu?" "Son stato io!" "Madama ghigliottina, un'ultima java m'invita a danzar... a più tardi mia damina: possiamo andar!"