Marco Polo - Niente Di Buono lyrics

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Marco Polo - Niente Di Buono lyrics

[Rit.] Io e te Non siamo niente di buono, io e te Dobbiamo stare lontani, io e te E ogni volta ci stiamo male Ma poi finiamo sempre a scopare Da me no, da me no Stavolta lasciami stare Davvero, davvero Stanotte lasciamo andare Mi chiedo, mi chiedo Con tutta la gente che c'è Perché dobbiamo farlo io e te? [Verse 1: Ghemon] A me sembra sempre di pescare nel torbido Invece di cascare sul morbido è come vivere a lupo ogni lunedì Tu, sei stata così la prima volta Chioma raccolta, pelliccia, tacchi alti, gonna corta Io col pullover di fantasmi e la fila di lato Camicia col damascato, denim jeans usato Cinquanta carte per fare baldoria Ho l'arte amatoria Abbraccio non con la parte a memoria Si stravolge il nostro piano astrale Contatto tra gli occhi Quasi mi tocchi Giudizio universale Iniziamo a parlare, di un po' di tutto Di un rapporto adulto Ma in mancanza va bene anche un french bulldog Io, sto ascoltando il mio senso di ragno E so che finiremo a fare sesso nel bagno Niente ragazza, zero compagno Morsi che spaccherebbero il marmo e Baci che volano sulla di taglio [Rit.] [Verse 2: Ghemon] C'è gente a cui non permetti di entrare A me è bastato spingere il portone centrale Ad ogni nostro incontro L'esito è casuale Una corsa senza un fan*le, quasi un frontale Con qualcosa di fatato e molto di fatale Tu non appartieni a nessuno ripeti sempre A un metro dal mio culo chi comanda e chi mi pretende Ma poi le notti si fanno fredde e pa**ano lente Mi dici "fammi tua" poi vai a chiudere le tende Oh! il sangue alla testa il sangue alla testa Ballavi con qualcuno "chi era?" non ti interessa Invidie di cose d'altri, gelosie di una tua Ego smisurato, quasi due Gargantua Troppo diversi ma in fondo uguali Ostaggi degli impegni personali Senza catene ma coi collari Liberi di annusarci e di girarci attorno Pronto a chiamare un taxi e non vedere il giorno Eroina, sensazione di caldo Non intendevo Giovanna D'Arco, erba al palco Acidi e le nostre salive Un altro minuto tra le tue gambe poi trasalire [Rit.] [Verse 3: Ghemon] Io ragiono col cazzo, modera il linguaggio Troppo veloce il pa**aggio Tra quando dici che mi sposeresti E quando pa**i a darmi del ba*tardo Per poi sparire e dirmi che hai bisogno del tuo spazio Magia nera, urla e casini, religione Per questo i tuoi vicini conoscono il mio nome Notte torna la quiete Clicca plica parete Film se al lavoro sei con delle calze a rete Non so cosa sei, non so cosa siamo Dammi uno schiaffo dammi la mano Ma facciamo presto Lo stomaco è già capovolto adesso Non voglio che giri anche tutto il resto Non so più capire a che punto siamo Non so se chiamarti o uscire stasera Perché continuo a maledire il buio Quando posso accendere una candela?