[Verse 1: Stokka] Non puoi cambiare queste regole Bisogna credere per mietere Mettere il nettare in queste lettere Bisogna forza che chi si sforza smorza Questa picozza è la svolta e 'sta scalata è rozza Guardami, guardaci, la differenza ci accomuna, marci Chi ci vuole come vuole può solo guardarci [?] Ma oggigiorno il contorno che mi circonda è una bolgia nel quale affondo Sei solo un flash che mi salva Andare a tastarla e uno stronzo che non sta più a galla Non vivo per squagliarla né per tracciarla Il vostro cazzo di Dio vuole salvarmi ma non parla Comunque c'ho il mio, mi dà le regole Mettere, prendere e discernere Le regole che fanno queste lettere, chiaro Io ci contavo, do retta al mio istinto, alla TV via cavo su cui cago Sì, quei film lì registrali, sono i miei incubi Mixali coi tuoi così li liberi Storie sui libri coi nostri simboli Storie su strada con pa**i ritmici Storia sui nastri coi nostri indici, porca puttana Questa commedia all'italiana non finisce nell'aria di un'alba chiara Altra ora, altro giorno, altra settimana, su strada cerca le regole Se nada dà nada 'st'annata è bruciata [Verse 2: MadBuddy] La luce gialla, la luce rossa Muovere a tempo queste ossa mi occorre forza Questa è la regola E in più un pa**ato che si sgretola La sorte rieccola, in testa piove, c'ho una tegola Altre tre regole dure da far venire l'ernia Uno: combattere, due: non morire, tre: darvi la merda Sciacquare e stendere, tagliare e prendere Guardarli offendersi, non hanno regole ed hanno dovuto arrendersi Prenoto un turn con un cicileo Metto la fotta se creo, ho un suono istantaneo Volevano cambiarmi, c'hanno levato mano Volevano spiegarsi anche se ancora non capivo, vino Questo tavolo ordina a vita Perché è mia regola restare sobrio per colpirla Non sono un pirla, ma ad ogni sberla ci si impiglia C'è una perla che scoprirla è sempre stata meraviglia Pa**i, suoni, frasi, tempi e lettere Vale la regola che se ci credi non puoi smettere Attendere, sento un rumore che per sparire tra un vagone nell'a**edio Cerco di perdermi tra un alto e un medio Ridammi pace, luoghi comuni e più luce L'ora pace di amare e di esserne capace non dispiace Distribuisco regole, frasi in cui accendere forma canonica La mia resta un'anarchia simbolica [Verse 3: Stokka] Realtà e finzione, regole in metriche Situazioni critiche, mitiche situazioni intime Metti me e te in un exploit È un film che dà le stesse sensazioni, lotta con le emozioni Svarioni, ormoni, vivi o resti fuori, spinti dentro dai colori Viaggi corali che creano sbalzi coi nostri cari Di queste macchine staccate i cavi I malati sono stati congedati e son tornati [Verse 4: MadBuddy] Non puoi stordirle per raccoglierle Brillan le regole come le lucciole Conto due briciole di un condannato, di un venerato, di un comitato È un pane limitato, la regola l'aveva detto Tu scegli il cielo o scegli il tetto Non c'è una via di mezzo, c'è pure scritto Se tutto intorno ora è più scuro sarà perché resto duro Tracciando linee sicuro su questo muro