Machete Crew - Machetero lyrics

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Machete Crew - Machetero lyrics

[Intro: En?gma] Stabber! En?gma! Jack The Smoker! [Verse 1: En?gma] Sulla traccia En?gma, Machetero para siempre Flow fendente, apro crani della gente, trovo niente Idiota di turno del quale mi burlo Con giri dentro l'a**urdo, nella mente ne sente sussulto Su le mani in aria per la gente mia Tremano i locali, la tua crew soffre d'ipocondria Sulle strumentali siamo un po' la tua fobia Offrici da bere, dopo scappa e vattene via Torni a casa, in para con le fisse Poi ti gira tutto, perché rimo in scala Richter Il mio cervello è un processore, tipo l'Intel La mia crew c'ha versi mutanti, sembriamo gli X-Men Hombre dimmi quando e dove (dove) Ti diamo le prove (prove) I veri Macheteros sono strenui e fan guerriglia tipo a Donetsk (Omen!) Sopra il palco parto, ti ribalto No contratto, rap a**alto Nuovo astro, guarda in alto, a fianco a Giove Il capo a Milano si chiama Jack, sai? Cerchi dedizione? Sopra i piatti hombre c'è Slait E' solamente poco dopo Mauri che tutti parlano d'hardcore e fanno stage diving Voi scrausi che parlate un tantino E ce ne fosse uno con il flow di Manuelito O col talento cristallino di Nicolino Le recensioni dell'asilo sopra il tuo sito Cazzo, non mi censuri E' quinta dimensione come Karma sui muri Ritraggo il sublime, la testa si esprime Ho dèmoni e rime come Fr3nk con le chine [Verse 2: Jack The Smoker] Ho più carriera di Sofia Loren, voi apprendisti come Briatore Ogni crew che non è la mia muore! Mi presento col machete, bella sono Jack Prendo 280 grammi ma non sono al MC Non fidarti più di me, sono un traditore Perché giro con il buio e vado a letto con il sole Salgo come scale, sono un animale Vengo a molestare, per fermare me chiama la forestale Meglio che ti freni e non allunghi mani, Shiva Metto sotto i piedi come funghi da piscina E resti giù, ah! Sogni tutto ciò che la mia crew ha Quando porto show come Truman Sopra il palco grido (He-he-here we go!) Tu stai rosicando e soffri, dì di no Meglio che stai tranquillo Come domenica mattina, nel letto lì con gli occhi a spillo e gonfio di eroina