[Strofa 1: Danno] Vite a**oggettate dalle favole Società mercato, città scatole Uomini parabole, teleschermi fabbriche Sogni a metà prezzo, rabbia, lacrime A comando sullo schermo, paradiso e inferno Stress quotidiano e purgatorio eterno Ragione o sentimento, pillole, macchine Ma è tutto quanto immobile, fermo immagine Luci ai riflettori, stringhe di comando Fiori artificiali, piombo, fango Polvere di stelle dall'industria dei miracoli Freddo sottopelle, buio, tentacoli Che afferrano in silenzio, voci amplificate Maschere di gesso, sorrisi e bastonate Perso dentro a un loop di visioni registrate Accumulo detriti, attriti, immagini sfocate Di una gara in cui se corre pe esse er primo Cani intorno all'osso con il ringhio di un mastino La fame nelle mani, nelle costole, addosso Occhi rosso sangue su una faccia da bambino Zio fino a qui, tutto bene manco troppo Chiesa, casa e Dio, spacciati più dell'oppio Un popolo in ginocchio davanti a un universo Di luci e di colori che dietro nasconde solo un vuoto immenso E sto perso, e sto perso [Strofa 2: Lord Bean] Quando entra il tipo sul clap con il black hat Vanifica i tuoi hashtag, giravo con i fat cap Nascosti nel mio back pack Qui, proprio quelli che mi davano del vandalo Gli autori di ogni scandalo E delle leggi che infrangono Ci invadono fra, facce coperte dai baveri Col flute brindano allo scoop sui cadaveri Qui è Maverix, surfando sopra quintali di Opinionisti anonimi appesi ai miei genitali Stupito da cotanta tracotanza Conosco bene l'ansia di rivalsa E quanto è falsa sta abbondanza La mia gente scansa ogni gun-shot, prodotti dei 70' Tu sei un prodotto distratto di qualche cum-shot Perché sta roba colpisce, e mira ogni clichè Pantera nera in mezzo alle bisce E nel mio fisico è la mente che fortifico Mentre fanno rumore un HAIKU, "sto perso dentro al loop" [Rit.: Danno](x2) Come dentro a un loop che non smette di girare Perso in un segnale che non riesci a decifrare Sei sul can*le zero sintonizzato sulla presa male Dove ciò che è vero non è più reale [Strofa 3: Francesco Paura] Guardo queste giungle, attraverso l'oblò del mio bunker Trovo la speranza sopra il boom bap Ora che la mattanza sopraggiunge Cammino sulle punte Per evitare di smuovere il ciarpame Io sono solo l'ultima pedina del reame Ma non dico amen Noi non decidiamo, affoghiamo nel catrame è uno slalom tra le lame Non farti balenare la folle idea Di fare l'apnea, in questo letame è un mondo difficile, col cazzo è un mondo a**urdo E paghi il dazio per questo strazio, poi togliere il disturbo Mai stato tra quelli pettinati nati patinati Io me la vivo a Sin City mica a Cincinnati Noi bistrattati da sempre, ci curiamo con i distillati e le bende Per questo destinati a delle morti lente Tumori e pestilenze, che fuori c'è chi vuole farci fuori beh dipende Se ha il coraggio per ingoiare il nostro boccone amaro E con il prossimo maiale faccio il talebano Davanti ad un auto blu con le bombe a mano Che poi ne prendo uno col ferro sulle tempie Sembra di stare in un, cazzo di videogioco Noi persi dentro al loop, pazzi a dir poco Abbiamo valvole di sfogo per ogni bisogno Oltre alla merda quotidiana che ci cade attorno [Strofa 4: Kaos One] E' solamente un quiz a premi (troppi) Numeri e sistemi (e più) E a conti fatti più combatti più problemi Più esci dagli schemi, più accetti gli errori Più becchi crisantemi, più aspetti rose e fiori (più) di quanto ignori, (nei) calcolatori (fuori) cose preziose, (dentro) cose peggiori Per quanto ci lavori, sei fermo allo zero Uno schermo a colori un inferno in bianco e nero Nessun mistero l'occasione è concreta La macchina del fango però versione beta La vista completa per non negarsi niente La formula segreta ora è fottersi il presente E finalmente siamo tutti speciali Tutti contro corrente siamo un branco di squali Siamo talmente uguali non abbiamo manco il nome Un milione di can*li, nessuna trasmissione [Rit.: Danno](x2) Come dentro a un loop che non smette di girare Perso in un segnale che non riesci a decifrare Sei sul can*le zero sintonizzato sulla presa male Dove ciò che è vero non è più reale