Magister dixit. Magister dixit. Magister dixit. Magister dixit. Il maestro disse: Io sono il mago. Hai cercato riposo sullo scheletro del monte e non l'hai trovato. Io sono il mago. Hai trafitto ogni memoria cercando la sua acqua per farne rugiada di croci e di rose. Io sono il mago. Il tuo magico legno ha liberato il vampiro, aprendo il cuore dell'ombra con le mani color del tramonto. Magister dixit: per camminare al di sopra conoscerai quel freddo sinistro della fantasia, quel gelo di cristallo che semina gocce grandi come il mondo e lascia impronte sulla strada del tempo, le taglia nel pensiero enormi figure, distese e rigide, mani rosse e decisi, occhi chiusi ed aperti, odio ed amore nella notte fatale, catturala con lo sguardo, portala sull'altare, falle conoscere il pugnale, dona l'infinito. Magister dixit.