Izi - Il Ritorno Delle Stelle lyrics

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Izi - Il Ritorno Delle Stelle lyrics

[Strofa 1: Tedua] Tre, due... A due pa**i dalla concezione di uomo libero, scivolo E perdo l'equilibrio, nel baratro sto in bilico Appiccico foto di noi sul muro O studio voi su un mulo col mutuo È mutuo il sotterfugio è sostenuto Il cambio di stagione cambia il quadricipite Mi guardi come quadri o cambia il capostipite Fare faville nelle cene alle ville Con fighe in ferie alle Maldive senza dar le malattie Stiamo giorni insieme e si vede che sei scaltra Un frà mi fa: "Cazzo succede?" Rivendicando pretese appese a tele di ragno Dalla strada un MC si sta affermando Così un maniscalco farà un rotocalco Mi rompo un osso a calcio Eccedo e cedo per il modo in cui mi guardi I miei gatti fanno agguati Io e te guanti in quanto estranei Spilla da balia in balia di un anfibio E sarà quella di un punk e non un celerino [Ritornello: Dargen D'Amico] Metto le quattro frecce ed esco dal mio gregge Riscaldamento spento tanto il freddo è dentro Il portamonete con tutti i miei averi Ho ancora due fette della pizza di ieri Puoi cambiare l'Italia, io non c'ho mai creduto Il mio artista preferito è sempre deceduto E il volo dura poco però tutti a guardare Il ritorno delle stelle cadenti dal mare [Strofa 2: Rkomi] L'ultimo banco appoggiato, come un estraneo Ma al suo posto, e pensavo ancora Un fiume in piena la mia penna Io in terra ma è la scelta Come quel mondo che ti cade tra i piedi poi si rialza da solo Sentirsi sporchi anche in un abito nuovo Gira il mondo un bel castello in testa Sputo inchiostro nero seppia Il tuo rispetto me lo prendo Mi ci perdo nei tuoi Blue Jeans Rendo meglio sotto stress Una libellula nel diario Meno parole, per ora è un karaoke Spiego le ali, va di moda farsi come da pra**i i pa**i Guarda mi appallottolo sul red carpet, fanculo Bevo un bicchiere e mi annullo, nuvole, Rapa Nui [Ritornello: Dargen D'Amico] Metto le quattro frecce ed esco dal mio gregge Riscaldamento spento tanto il freddo è dentro Il portamonete con tutti i miei averi Ho ancora due fette della pizza di ieri Puoi cambiare l'Italia, io non c'ho mai creduto Il mio artista preferito è sempre deceduto E il volo dura poco però tutti a guardare Il ritorno delle stelle cadenti dal mare [Strofa 3: IZI] Vedo persone pa**are e poi giudicare Guardare dalle persiane Persiani col pelo lungo impallati a guardare me Io li ricambio e cambio vicolo Stretto come la scelta di un vincolo Come vino che cola sopra al mio tempo E c'è un parcometro che non lascia biglietti E quindi stiamo in doppia fila Non sappiamo dove metterla 'sta macchina Ma ci scordiamo che la vera macchina poi siamo noi Che siamo eroi Ma non abbiamo mica la patente Siamo autisti sì, chiusi in scatole fra reliquie Siamo autisti-ci che ricercano cose antiche Amiamo tutti farci un nome ma abbiamo perduto il nostro Io sto fermo in una stazione da solo con il mio mostro Sono la spesa di una vecchia che pesa e la tira in ba**o Pensa che ciò che mangiamo dovrebbe tirarci su Ed invece pesa come le ombre Che stringi dentro un abbraccio Basterebbe non volerle per non ricadere più [Ritornello: Dargen D'Amico] Metto le quattro frecce ed esco dal mio gregge Riscaldamento spento tanto il freddo è dentro Il portamonete con tutti i miei averi Ho ancora due fette della pizza di ieri Puoi cambiare l'Italia, io non c'ho mai creduto Il mio artista preferito è sempre deceduto E il volo dura poco però tutti a guardare Il ritorno delle stelle cadenti dal mare [Strofa 4: Dargen D'Amico] Una vita è diversa, magari era fattibile Domani mi mangerò le mani: cannibale Le vite vere sono scorie della fantasia Quando la notte cala questa scala è tutta mia Ma non ci canto, non ci ballo, solo scrivo strofe E l'Italia di notte è la mia sala prove Scrivendo rivendo questa società pazza In cui percepisci uno stipendio in base alla razza Parlo di me anche se non so nulla di me Sono l'ambasciatore di un'altra dimensione Che si allontana da un senso con tutte le forze E lascia che parli il ritmo come il morse Tanto anche se hai il testo sotto non afferri il sottotesto Vola via col vento fresco verso il sottotetto Parole sante, pesanti, autoimmuni Tutto il resto è noia e droghe e luoghi comuni