grande attesa per lo scontro domenica di grande calcio si ferma stremato il paese l'italia col fiato sospeso. cori in curva nord si sbracciano si sgolano con unghie da manovali pelle distesa da opinionisti. e lì, fermi e distanti i poliziotti infilano i guanti digrignano i denti con mani scafiste e sorrisi da emigranti. e da bordocampo tutto è pronto brilla il manto sotto l'a**edio dei flash. maglietta nera colletto bianco sguardo severo da vigile urbano l'arbitro fischia e da inizio al match. corrono tesi nervi da cane facce abbronzate da cronaca rosa dietro al pallone. lancio lungo sulla fascia salta stoppa dribla scatta e lascia partire il cross il traversone sorvola l'area si forma un ingorgo e nell'indecisione una mano s'allunga e colpisce il pallone. piomba il silenzio nello stadio e l'arbitro convalida il goal! dopo aver scagliato la prima pietra in rete il matatore sudamericano si concede agli inviati di radio giornali e tv negli spogliatoi. sugli spalti esplode un'euforia liberatoria la lapidazione cieca delle mani liberate e volano sedie accendini petardi bottiglie monete stendardi striscioni bandiere cartelli stradali i libri gli occhiali i preti le madri asili e ospedali le scuole i partiti i disoccupati i rom i bambini e gli anziani