[Strofa 1: Gué Pequeno] Mi trovo a camminare solo e pensarti Ore e ore tra i palazzi finché reggono i miei arti Il cielo è bianco come ieri Le nuvole veloci si susseguono e si scontrano come i pensieri Sui nostri destini intrecciati come intestini Da un po' fuggiti e poi nascosti come clandestini Non saprei fare una stima Ti sento nel mio sistema stereo Che dischi ascoltavamo fuori orario? E quando brucio e inalo, respiratorio Circolatorio, scrivo col sangue in pagine d'avorio Le metto in rima col flow di Neruda Le dita sulla pelle nuda Nei tuoi occhi m'immergo in profondo Scuba Il tuo respiro, la notte, crea sette note Ci rimo sopra se il tuo cuore pulsa e percuote Saprò mai se mi pensi o se menti? Sui sentimenti ho ripensamenti e risentimenti [Rit: Gue Pequeno] Amore e odio li confondo Il bene e il male sullo sfondo Il loro scontro, antico più del mondo Sei tutto ciò di cui ho bisogno E nello stesso tempo ciò che infrange ogni mio sogno [Strofa 2: Gué Pequeno] Per te ho perso i miei affari Ora attraverso i sette mari In cerca dei preziosi più cari e più rari Per farti una collana unica nell'universo Se mi ami siamo pari è tempo di amori avari Il sole illumina la tua figura Io ne ricalco l'ombra per fissarla sulla sabbia ma ho paura che la rabbia di un'onda la renda insicura Ti porti via con lei in maniera duratura Ho gli occhi come una fessura Sono sopseso in vuoto Tu per me sei sconvoltura il profumo del fior di loto Ma non mi fido del tuo sguardo, Medusa se vuoi Puoi lasciarmi di pietra dentro una stanza chiusa Sui satelliti non ancora scoperti, dove vorrei portarti Non riesco a trattenerti, non posso averti Ti sogno ad occhi aperti, i miei orizzonti incerti Ma sono io quello che cerchi [Rit.]