Giorgio Gaber - Giuoco di bambini: Io mi chiamo G lyrics

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Giorgio Gaber - Giuoco di bambini: Io mi chiamo G lyrics

È nato in un prato un fiore delicato, è nato in un prato un fiore delicato. È nato, è nato… a) Io mi chiamo G. b) Io mi chiamo G. a) Non hai capito, sono io che mi chiamo G. b) Sei tu che non hai capito, mi chiamo G anch'io. a) Ah. Il mio papà è molto importante. b) Il mio papà no. a) Il mio papà è forte, sano e intelligente. b) Il mio papà è debole, malaticcio e un po' scemo. a) La mia mamma è molto bella a**omiglia a Brigitte Bardot. b) La mia mamma è brutta, bruttissima, la mia mamma a**omiglia a… la mia mamma non a**omiglia! a) Il mio papà ha tre lauree e parla perfettamente cinque lingue. b) Il mio papà ha fatto la terza elementare e parla in dialetto, ma poco perché tartaglia. a) Io sono figlio unico e vivo in una grande casa con diciotto locali spaziosi. b) Io vivo in una casa piccola, praticamente un locale, però c'ho diciotto fratelli. a) Il mio papà è molto ricco guadagna 31 miliardi al mese che diviso 31 che sono i giorni che ci sono in un mese, fa… un miliardo al giorno. b) Il mio papà è povero guadagna 10.000 al mese che diviso 31 che sono i giorni che ci sono in un mese fa, circa… 10.000 al giorno… al primo giorno, poi dopo basta. È nato in un prato un fiore colorato, è nato in un prato un fiore già appa**ito, il fiore colorato è stato concimato, il fiore già appa**ito è stato trascurato. Orbene affinché nel confronto quel fiore non ci perda diamogli un po' di merda!