Giorgio Gaber - Le Cipolle lyrics

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Giorgio Gaber - Le Cipolle lyrics

Mia madre da bambino mi picchiava, m'è rimasto un peso sullo stomaco, una cipolla. Non mi va né su né giù, so che se la digerissi mi farebbe anche bene, perché non è detto che una cipolla ti faccia male. Se la capisci, bu*ti via quello che non serve e tieni, la sostanza. Mia madre voleva molto bene a mio fratello, simpatico mio fratello, piace anche alle donne. Che peso, lo stomaco, dev'essere una cosa importante la digestione. Ho provato anche a metterlo un po' da parte il peso, le cipolle, come se non ci fossero, qualche foruncolino. Mia madre per l'indigestione, mi dava sempre la limonata Rouget, era molto buona quand'ero malato, mia madre s'intende. Mio fratello non si ammalava mai, era sano, e mia madre lo accarezzava, accarezzava anche me mia madre non mi va giù, potrei anche vomitare, ma vomitare non serve, come non mangiare, si lo so l'importante è digerire, devo digerire. coro: mangiare, mangiare per non morire ma digerire, digerire Certo, la cipolla infanzia formato mamma, formato fratello, formato Gesù, si può anche digerire, un po' di nausea un po' di stitichezza ma poi vai, è che più avanti vai più di trovi di fronte a certi cipolloni coro: mangiare, mangiare per non morire ma digerire, digerire Fate tutto facile voi, la mia vita è piena di cipolle, anche lo stomaco non fa in tempo, cipolla scuola cipolla lavoro cipolla sesso, dai, giù giù coro: mangiare, mangiare per non morire ma digerire, digerire E va bene, scuola lavoro sesso, posso anche digerirli, che poi c'è da vedere, ma con la cipolla esistenza come la mettiamo? Non so, dico, un dolore di quelli grossi, tipo, cipolla famiglia, che fai? Niente, non ne vieni fuori.