Gian Piero Reverberi - Cantico Dei Drogati lyrics

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Gian Piero Reverberi - Cantico Dei Drogati lyrics

Ho licenziato Dio Gettato via un amore Per costruirmi il vuoto Nell'anima e nel cuore Le parole che dico Non han più forma né accento Si trasformano i suoni In un sordo lamento Mentre fra gli altri nudi Io striscio verso un fuoco Che illumina i fantasmi Di questo osceno giuoco Come potrò dire a mia madre che ho paura? Chi mi riparlerà Di domani luminosi Dove i muti canteranno E taceranno i noiosi Quando riascolterò Il vento tra le foglie Sussurrare i silenzi Che la sera raccoglie Io che non vedo più Che folletti di vetro Che mi spiano davanti Che mi ridono dietro Come potrò dire a mia madre che ho paura? Perché non hanno fatto Delle grandi pattumiere Per i giorni già usati Per queste ed altre sere E chi, chi sarà mai Il bu*tafuori del sole Chi lo spinge ogni giorno Sulla scena alle prime ore E soprattutto chi E perché mi ha messo al mondo Dove vivo la mia morte Con un anticipo tremendo? Come potrò dire a mia madre che ho paura? Quando scadrà l'affitto Di questo corpo idiota Allora avrò il mio premio Come una buona nota Mi citeran di monito A chi crede sia bello Giocherellare a palla Con il proprio cervello Cercando di lanciarlo Oltre il confine stabilito Che qualcuno ha tracciato Ai bordi dell'infinito Come potrò dire a mia madre che ho paura? Tu che m'ascolti insegnami Un alfabeto che sia Differente da quello Della mia vigliaccheria